Commissione Ue, consultazione pubblica per ridisegnare il futuro dell’Iva

Pubblicato il 02 dicembre 2010 È stata lanciata dal Consiglio europeo una consultazione pubblica, aperta fino al prossimo mese di marzo 2011, per consentire alle imprese, ai cittadini e alle associazioni di categoria di esprimere il loro parere sull’Imposta sul valore aggiunto e sul suo futuro come tributo cardine in grado di risollevare le sorti degli Stati membri.

La Commissione Europea ha divulgato, nella giornata del 1° dicembre, un libro verde sull’Iva (Com 695/2010), dedicato proprio al futuro dell’Imposta in un ottica continentale. Nel documento vengono illustrate le principali criticità del tributo e sono poste una serie di domande finalizzate a raccogliere i pareri del pubblico. Tra le domande, vi sono quelle volte a sapere se le basi dell'attuale sistema Iva vadano riviste e se i beni e i servizi vadano tassati nello stato membro di origine o nel paese europeo in cui sono venduti o prestati. Ancora, si chiede se le aliquote Iva ridotte siano ancora pertinenti e se le norme in materia di detrazione siano abbastanza neutre. Fino a domandare in che modo si possano semplificare le operazioni legate all'Iva e come si possa migliorare la riscossione dell'imposta sul valore aggiunto.

Tre sono le direttrici lungo le quali si muove la pubblica consultazione e il documento predisposto dalla Commissione Ue: semplicità, efficienza ed efficacia. Questi, infatti, sono i parametri a cui dovrà far riferimento lo sviluppo futuro dell’imposta. Scopo del libro verde è quello di adeguare l’attuale sistema dell’Iva alle mutate esigenze delle legislazioni nazionali e al maggior dinamismo richiesto a questo tipo di tributo a seguito del progressivo ridimensionamento del ruolo delle imposte sul reddito.
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