Compensi amministratori giudiziari, i commercialisti ricorrono al Tar

Pubblicato il 20 novembre 2015

Il Dpr n. 177 del 7 ottobre 2015 (“Gazzetta Ufficiale” n. 262 del 10 scorso), che stabilisce i compensi per gli amministratori dei beni sequestrati e confiscati alle mafie e che e entrerà in vigore il 25 novembre prossimo, è stato impugnato dal Consiglio nazionale dei commercialisti dinanzi al Tar del Lazio.

Si è arrivati a questa azione di forza dopo che per più volte la categoria professionale aveva chiesto una sostanziale modifica del decreto presidenziale, inviando, a tal fine, anche un documento al Ministero della Giustizia.

La proposta dei commercialisti

I commercialisti ritenevano necessario un cambio radicale nella logica di determinazione dei compensi degli amministratori giudiziari rispetto a quella adottata nel decreto, che erroneamente – secondo la categoria – si basava sulle norme relative ai compensi dei curatori fallimentari.

Da parte loro, i commercialisti proponevano, invece, di assumere come riferimento la tabella per la determinazione dei parametri dei compensi per le professioni regolamentate prevista dl Dm n. 140/2012, opportunamente adattata in melius alle specificità della disciplina in materia di gestione e destinazione dei beni sequestrati e confiscati alle consorterie criminali.

In alternativa, i professionisti avevano chiesto l’utilizzo di contributi annuali forfetizzati in relazione alla singola attività svolta dall’amministratore giudiziario.

Secondo alcuni esponenti della categoria, il Dpr impugnato presenta, inoltre, anche altre criticità. Per il presidente Longobardi, infatti, esso prevede una “irragionevole riduzione delle tariffe rispetto a quelle dei curatori fallimentari basata sull'erroneo presupposto di una minore complessità degli adempimenti richiesti agli amministratori giudiziari rispetto a quelli svolti dal curatore fallimentare nel corso della procedura concorsuale”.

Sottovalutazione questa da cui discenderebbero compensi troppo bassi e che ha indotto la categoria professionale a ricorrere al Tar Lazio.

Condividi l'articolo
Potrebbe interessarti anche

Lavoratori stranieri: novità per il permesso unico di soggiorno

03/05/2024

CCNL Servizi assistenziali Anffas - Accordo di rinnovo del 23/4/2024

03/05/2024

Trasporto occasionale di passeggeri. UE: periodi di guida e riposo

03/05/2024

Verbali di constatazione: modello per adesione

03/05/2024

CCNL Distribuzione moderna organizzata - Ipotesi di accordo del 23/04/2024

03/05/2024

Distribuzione moderna organizzata: minimi, una tantum e causali per contratti a termine

03/05/2024

Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".

Leggi informativa sulla privacy