Competenza territoriale in reati connessi

Pubblicato il 19 dicembre 2015

Con la sentenza n. 49643 depositata il 17 dicembre 2015, la Terza sezione penale di Cassazione ha affermato un principio di diritto in materia di competenza territoriale e reati connessi di pari gravità nell'ipotesi in cui risulti impossibile individuare il luogo di consumazione di uno di essi mentre sia certo quello dell’altro.

In detta specifica situazione – precisa la Suprema corte – non è consentito fare ricorso alle regole suppletive espressamente sancite nell'articolo 9 del Codice di procedura penale.

Luogo dove è stato commesso il reato collegato

Occorre, per contro, avere riguardo al luogo di consumazione del reato residuo di pari gravità del quale sia conosciuto o conoscibile il luogo di commissione.

Nella specie, è stata confermata la competenza territoriale del Tribunale di Milano nell'ambito di una complessa vicenda in cui agli imputati erano state contestate condotte di induzione, favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione, anche minorile.

Condividi l'articolo
Potrebbe interessarti anche

Assegno di inclusione (ADI): dall'INPS il contributo straordinario aggiuntivo

18/08/2025

Accertamento integrativo valido solo con nuovi elementi

18/08/2025

Riduzione transitoria IRES: regole e condizioni

18/08/2025

Riforma imposta di registro: al via dal 2026

18/08/2025

Decreto Economia 2025 in Gazzetta: in vigore tutte le novità

18/08/2025

Decreto Giustizia in vigore: 500 giudici da remoto e organici potenziati

18/08/2025

Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".

Leggi informativa sulla privacy