Conclusioni del pvc utilizzabili dall’ufficio

Pubblicato il 13 maggio 2009 La sentenza n. 10680 dell’11 maggio 2009 emessa dalla Cassazione dichiara legittimi gli accertamenti motivati per relationem e fondanti sul Pvc della Guardia di Finanza. Il Fisco può, secondo quanto affermato nella sentenza, utilizzare contro il contribuente le conclusioni giuridiche raggiunte dalla GdF dopo l’ispezione e il vaglio degli indizi raccolti. E’ precisato, infatti, che il procedimento amministrativo, compreso il tributario, “è la forma della funzione e il potere di adottare l’atto amministrativo finale è solo l’esercizio terminale di un potere che è frazionato tra organi amministrativi diversi, anche enti pubblici diversi, in dipendenza della divisione del potere di provvedere”. L’accusa della mancata autonoma valutazione da parte dell’ufficio degli elementi acquisiti è infondata: l’ufficio, condividendo le conclusioni della GdF, ha inteso realizzare un’economia di scrittura che, avuto riguardo alla circostanza che si tratta di elementi già noti al contribuente, non arreca pregiudizio allo svolgimento del contraddittorio.
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