Condannato il datore che minaccia il licenziamento per pagare di meno i dipendenti

Pubblicato il 05 gennaio 2010
E' stata confermata da parte della Cassazione – sentenza n. 48868 del 21 dicembre 2009 – una condanna per estorsione pronunciata dai giudici di merito nei confronti di un datore di lavoro che, minacciando di licenziamento di alcune dipendenti, li aveva costretti ad accettare una retribuzione mensile inferiore a quella pattuita. Secondo la Corte di legittimità, ciò che rileva, ai fini del concretizzarsi della minaccia, è “il proposito perseguito dal soggetto agente, inteso a conseguire un ingiusto profitto con altrui danno, nonché l'idoneità del mezzo adoperato alla coartazione della capacità di autodeterminazione del soggetto agente”.
Condividi l'articolo
Potrebbe interessarti anche

Pubblica amministrazione, il nuovo decreto è legge

09/05/2025

Bonus donne dimezzato per assunzioni nei settori con disparità di genere

09/05/2025

Maternità e rientro in azienda: obblighi, diritti e buone pratiche

09/05/2025

CU 2025: regolarizzazione tardiva con ravvedimento operoso

09/05/2025

Nautica da diporto: contributi per motori elettrici. Proroga domande

09/05/2025

5 per mille 2025: elenco definitivo Onlus che hanno presentato domanda

09/05/2025

Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".

Leggi informativa sulla privacy