Abuso del diritto privo di rilievo penale

Pubblicato il 02 marzo 2018

Cassazione: condanna da revocare

In presenza di condotte puramente elusive ai fini fiscali non è più configurabile il reato di dichiarazione infedele.

Questo a seguito dell’introduzione dell’articolo 10 bis nella Legge n. 212/2000, ad opera del Decreto legislativo n. 128/2015, ai sensi del quale è da escludere che operazioni esistenti e volute, anche se prive di sostanza economica e tali da realizzare vantaggi fiscali indebiti, possano integrare condotte penalmente rilevanti. Il tutto, salva l’applicazione delle sanzioni amministrative tributarie.

E’ così possibile che una condanna per dichiarazione infedele disposta sulla base di condotte finalizzate esclusivamente a conseguire un indebito vantaggio fiscale, possa essere revocata alla luce della operata depenalizzazione dell’abuso del diritto.

Al giudice spetta la verifica dell’inesistenza delle operazioni

Sulla scorta di questi rilievi, la Corte di cassazione, con sentenza n. 9378 del 1° marzo 2018, ha cassato, con rinvio, la decisione con cui il giudice dell’esecuzione, chiamato a revocare la condanna per dichiarazione infedele disposta nei confronti di un’imputata, aveva escluso la configurabilità di un mero abuso del diritto, ritenendo inesistenti le operazioni poste in essere, a causa della realizzazione di schemi societari attraverso l’utilizzo di prestanomi e a causa del perseguimento di finalità extratributarie.

Per la Suprema corte, risultava necessaria, nel caso in esame, una nuova e più compiuta valutazione per verificare se le operazioni non fossero state realizzate o fossero riferite a soggetti fittiziamente interposti ovvero se le stesse fossero state meramente elusive ed, ossia, se fosse stato solo adottato uno schema negoziale articolato allo scopo di conseguire un indebito vantaggio fiscale. Questo, fermo restando il potere di valutazione del fatto da parte del giudice dell’esecuzione.

Allegati
Condividi l'articolo
Potrebbe interessarti anche

NIS, al via la seconda fase: misure, obblighi e scadenze ACN

02/05/2025

Licenziamento in malattia legittimo se l’attività extra ostacola la guarigione

02/05/2025

Credito estero: no a decadenza per omessa indicazione in dichiarazione

02/05/2025

UCPI: sciopero e manifestazione nazionale contro il Decreto sicurezza

02/05/2025

Maternità e formazione professionale continua, chiarimenti commercialisti

02/05/2025

Superbonus e CILA-S: decadenza dell’agevolazione per mancata compilazione del quadro F

02/05/2025

Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".

Leggi informativa sulla privacy