Confedilizia: no all’attribuzione di tutte le liti condominiali al Giudice di pace

Pubblicato il 08 giugno 2017

Anche Confedilizia è stata ascoltata presso la commissione Giustizia della Camera, lo scorso 30 maggio 2017, sullo schema del testo di riforma della magistratura onoraria.

Nel corso dell’audizione – si legge in una nota stampa della Confederazione italiana proprietà edilizia diffusa sul proprio sito internet – è stata espressa preoccupazione in merito all’attribuzione di tutte le controversie condominiali alla competenza del Giudice di Pace, in quanto si potrebbe determinare un aumento del contenzioso in sede di impugnazione.

Da qui la prospettazione di soluzioni quali l’adozione di un metro unico sulla competenza per le controversie in tema di condominio e di comunione nonché l’individuazione di linee e regole che consentano di distinguere le controversie di minore complessità, da attribuire alla competenza del Giudice di Pace, da quelle di maggiore complessità, “per le quali non dovrebbe valere la regola dell’attribuzione generale ed esclusiva al Giudice di Pace”.

Secondo Confedilizia, in particolare, tra i procedimenti di volontaria giurisdizione in tema condominiale, potrebbero essere di competenza esclusiva del Giudice di Pace quelli relativi alla nomina dell’amministratore, ma non quelli concernenti la revoca dello stesso.

Rispetto ai contenziosi, l’unica fattispecie riconducibile alla competenza del Giudice di Pace, a prescindere dal valore, sarebbe quella sulla riscossione dei contributi condominiali. Per ogni altra fattispecie sarebbe, per contro, ragionevole l’attribuzione della competenza in funzione del valore della causa.

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