Congresso Aiga: il Guardasigilli sui temi della Giustizia

Pubblicato il 24 settembre 2018

La prima giornata del Congresso Straordinario dell’AIGA (20-22 settembre 2018), svoltasi a Trani, ha visto la partecipazione del ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, al quale è stato affidato l’intervento finale nell’ambito di un’intervista sui temi di giustizia di principale attualità.

Intervento nel corso della prima giornata di Trani

Il Guardasigilli ha anticipato alcuni prossimi interventi, come quello rivolto alla digitalizzazione che, in una prima fase, riguarderebbe le notifiche e le comunicazioni nell'ambito dei procedimenti dinnanzi agli uffici dei Giudici di pace e poi, in breve tempo, porterebbe alla creazione di una “rete per arrivare a processo telematico nell'ambito del giudice di pace e della Cassazione”.

Il ministro Bonafede ha poi parlato, riferendosi al disegno di legge anticorruzione attualmente in via di approvazione, di “una rivoluzione” nella lotta alla corruzione, dove non vi sarebbe più alcun “margine di discrezionalità”.

Sulla prescrizione - che lo stesso ha ricordato essere nata per garantire la certezza dei rapporti giuridici e per consentire, sostanzialmente, il diritto all'oblio ma che poi, in Italia, è diventata uno strumento per deflazionare i processi - ha anticipato che “si cercherà una sintesi tra le varie anime del Governo.

Per quanto riguarda il tema dell’introduzione dell’avvocato in Costituzione, il Guardasigilli lo ha definito come “la giusta chiusura del cerchio” garantendo, in merito, che si impegnerà al massimo per poter arrivare con una risposta positiva al Congresso Nazionale di Catania. Questo senza fare promesse, dato che non si tratta di un intervento inserito del contratto di Governo.

Nel corso dell’intervista si è parlato anche dello stop al decreto intercettazioni, di legittima difesa e mediazione.

Tribunale di Bari: trasferimento quanto prima

Per finire, il Guardasigilli ha fatto riferimento alla situazione degli uffici giudiziari di Bari, annunciando di aver chiesto, rispetto alla nuova sede individuata, “una immissione nel possesso dell’immobile antecedente rispetto ai termini che erano stati prospettati”.

Il Tribunale penale di Bari – ha assicurato Bonafede – “si trasferirà quanto prima nell’ex sede Telecom”.

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