Congresso Aiga: si discute sul rischio espulsione per i giovani avvocati che non provano un esercizio continuo

Pubblicato il 28 ottobre 2013 Nel corso dei lavori del XXII Congresso Aiga in programma dal 24 al 27 ottobre 2013 a Palermo, il presidente uscente dell'associazione, Dario Greco, ha evidenziato come i giovani avvocati siano in difficoltà rispetto alla norma che, ai sensi dell'articolo 21 della Legge professionale forense, prevede l'obbligo di iscrizione contestuale alla Cassa e all'Albo nonché che i legali debbano provare l'esercizio continuo della professione.

A tentare di tranquillizzare gli animi è intervenuto, il 26 ottobre, il presidente della Cassa forense, Alberto Bagnoli, il quale ha evidenziato che, in realtà, la norma indicata - che prevede, per i primi 5 anni contributi ridotti della metà rispetto all'attuale minimo – permetterebbe ai giovani avvocati di avere previdenza e sanità gratuita con soli due euro al giorno.

Secondo Greco, tuttavia, anche se il problema contributivo dovesse ritenersi risolto, resterebbe comunque l'impossibilità di dimostrare la continuità dell'esercizio professionale “per chi lavora, spesso in nero, alle dipendenze di un "dominus" che firma le cause e dispone del pacchetto clienti”.
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