Il decreto, emanato dal Dipartimento per l'Informazione e l'Editoria della Presidenza del Consiglio dei Ministri, del 5 giugno 2025 prevede la concessione di un contributo finanziario per le imprese che esercitano l'attività di vendita di giornali e riviste.
Il provvedimeento attua quando previsto dal D.P.C.M. del 17 aprile 2025, che ha definito gli interventi di supporto all'intero settore editoriale per l’anno 2025, e ha previsto la distribuzione delle risorse, per un totale di fino a 82 milioni di euro, a valere sul Fondo unico per il pluralismo e l’innovazione digitale nell’informazione e nell’editoria.
Alle imprese che gestiscono punti vendita dedicati esclusivamente alla vendita di giornali e riviste, viene concesso un contributo che può arrivare fino a 4.000 euro, corrispondente al 60% delle spese sostenute per IMU, TASI, CUP, TARI, affitti, forniture di energia elettrica, servizi telefonici e connessione Internet, acquisto o noleggio di registratori di cassa o telematici, acquisto o noleggio di dispositivi POS, e altre spese relative alla digitalizzazione e al miglioramento tecnologico, al netto dell'IVA quando applicabile.
Questo contributo è disponibile fino a un massimo di 10 milioni di euro, che rappresenta il limite complessivo delle risorse destinate.
Per poter accedere al contributo, il decreto del 5 giugno 2025 richiede di soddisfare i seguenti requisiti:
a) l’impresa deve esercitare l’attività di vendita esclusiva di giornali e riviste, con l'indicazione del codice ATECO 47.62.10, relativo al commercio al dettaglio di giornali, periodici e riviste, come codice di attività principale o prevalente nel registro delle imprese;
b) l’impresa non deve essere soggetta a procedure di liquidazione volontaria, amministrativa o giudiziale.
c) se l’impresa ha dei dipendenti, deve essere in regola con gli obblighi di versamento dei contributi e delle previdenze.
Il contributo viene assegnato nella misura del 60% delle spese sostenute, al netto dell’IVA se applicabile, durante il periodo compreso tra il 1° gennaio e il 31 dicembre 2024, per le seguenti categorie di spesa:
a) Imposta Municipale Unica (IMU);
b) Tassa per i servizi indivisibili (TASI);
c) Canone Unico Patrimoniale (CUP);
d) Tassa sui rifiuti (TARI);
e) Spese per canoni di locazione;
f) Spese per la fornitura di energia elettrica;
g) Spese per i servizi telefonici e per la connessione a Internet;
h) Spese per l’acquisto o il noleggio di registratori di cassa, registratori telematici e dispositivi POS;
i) Altre spese relative alla trasformazione digitale e all’aggiornamento tecnologico.
Qualora l’edicola abbia garantito l’apertura domenicale per almeno il 50% delle domeniche nel periodo di attività, l’importo del contributo sarà aumentato del 10%, comunque non superando il limite di 4.000 euro.
Le domande possono essere presentate online dal 1° luglio al 30 luglio 2025, solamente per via telematica, al Dipartimento per l’informazione e l’editoria della Presidenza del Consiglio dei Ministri, attraverso la procedura disponibile nell’area riservata del portale www.impresainungiorno.gov.it.
Gli aspiranti beneficiari devono presentare una dichiarazione che attesti il possesso dei requisiti e un elenco delle spese sostenute tra il 1° gennaio e il 31 dicembre 2024.
Il contributo riconosciuto al soggetto beneficiario sarà versato tramite bonifico bancario.
Se il numero di domande ammissibili supera le risorse disponibili, i contributi saranno distribuiti proporzionalmente.
L’impresa si obbliga a continuare l’attività di vendita esclusiva di giornali quotidiani e periodici per almeno dodici mesi a partire dalla data di accoglimento della domanda di contributo.
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