Confindustria-CNDCEC: 20 proposte per fronteggiare il Coronavirus

Pubblicato il 11 marzo 2020

Confindustria e il Consiglio nazionale dei dottori commercialisti ed esperti contabili hanno proposto al Governo un piano d’azione per fronteggiare l’emergenza economica collegata alla diffusione del Coronavirus nel nostro Paese.

Il mondo delle imprese e dei professionisti si è unito per cercare di contenere gli effetti negativi che l’emergenza da COVID-19 sta producendo non solo a livello sanitario, ma anche economico-sociale.

Si tratta di un documento congiunto con il quale presentano un pacchetto di oltre 20 proposte finalizzate a concedere il più ampio respiro possibile a imprese, professionisti e lavoratori dipendenti, evitando di ingenerare crisi di liquidità dovute al versamento di tributi e contributi.

Tra le misure urgenti, che vengono presentate come linee di intervento uniforme per tutto il territorio nazionale, almeno fino alla dichiarazione di “fine emergenza”, Confindustria e Commercialisti chiedono:

A queste misure, Confindustria e Cndcec ne aggiungono altre che riguardano direttamente la prossima stagione dei bilanci delle imprese. Chiedono, infatti, la possibilità per tutte le società di rinviare l’approvazione del bilancio entro il termine di 180 giorni dalla chiusura dell’esercizio sociale (ovvero entro un termine più ampio), anche in assenza di una specifica previsione statutaria. A ciò, collegano il conseguente rinvio della nomina dell’organo di controllo o del revisore prevista dall’articolo 2477 del Codice civile.

Emergenza Coronavirus: rinviare la scadenza del saldo Iva

L’Italia è paralizzata dall’emergenza virus, ma gli appuntamenti con il Fisco incombono. Da più parti si chiede, quindi, la sospensione totale di tutti i pagamenti, soprattutto di quelli a breve scadenza. Tra questi, il versamento del saldo Iva relativo al 2019 previsto per lunedì 16 marzo 2020.

E’ noto che è possibile pagare in una unica soluzione oppure a rate, con le dovute maggiorazioni per ogni mese o frazione di mese successiva al 16 marzo. Tra le soluzioni proposte, quella di consentire di pagare fino al 30 luglio 2020 senza maggiorazioni.

Associazioni categoria commercialisti. Proposte congiunte al Governo

Anche le varie associazioni di categoria dei commercialisti (ADC, AIDC, ANC, ANDOC, FIDDOC, SIC, UNAGRACO, UNGDCEC, UNICO) hanno inviato ieri una lettera al Presidente del Consiglio dei ministri, nella quale si fanno promotrici di una serie di richieste già inoltrate al CNDCEC.

L’auspicio è che le istituzioni possano capire la necessità e l’urgenza rappresentate dalle proposte formulate nella missiva, nelle quali si è cercato di tenere conto tanto delle esigenze dei contribuenti, quanto di quelle dei professionisti che operano nella materia tributaria, i quali hanno pari diritto alla salute.

Le proposte avanzate dai sindacati dei commercialisti si fondano sui principi dello Statuto dei Diritti del Contribuente, in particolare quando si disciplinano gli eccezionali casi di urgenza, come quella attuale.

Tra le richieste avanzate, anche quella di estendere a tutto il territorio nazionale i provvedimenti legislativi emanati a sostegno dell’economia e delle imprese anche alle attività libero-professionali.

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