Corruzione. Orlandi: l'Agenzia è sana ma corre molti rischi

Pubblicato il 16 dicembre 2014 Il tema trattato al convegno a L'Aquila, il 15 dicembre 2014, è attualissimo: la corruzione ("Noi contro la corruzione. Istituzioni e comunità civile insieme per la Legalità").

Ad intervenire, oltre a Francesco Greco, procuratore aggiunto della Repubblica presso il tribunale di Milano, a don Luigi Ciotti, presidente di "Libera" e fondatore del "Gruppo Abele"; a Raffaele Cantone, presidente dell'Autorità nazionale anticorruzione, è stata anche Rossella Orlandi, direttore dell'Agenzia delle Entrate.

Orlandi ha tenuto a precisare che l'Agenzia “è un corpo sano, ma con elementi di rischio molto vicini e pericolosi”: infatti viene sottolineato come il lavoro dei funzionari dell'Agenzia, toccando interessi economici molto forti, è estremamente esposto a possibili tentativi di corruzione e di concussione.

Per contrastare queste piaghe il direttore dell'Agenzia delle Entrate ritiene che si debba lavorare, da una parte, nel senso di impedire la consumazione di reati e, dall'altra, nel costruire un ambiente lavorativo sano. Ciò significa adottare efficaci misure organizzative di prevenzione e un adeguato sistema sanzionatorio.

A tal proposito viene ricordato che l'Agenzia ha abolito la "pregiudiziale penale" - che consentiva di sospendere l'azione disciplinare fino alla conclusione del procedimento penale – disponendo, invece, in presenza di fatti gravi, il licenziamento immediato del dipendente. Ma sussistono anche altre misure: la dichiarazione patrimoniale dei dirigenti; le dichiarazioni di assenza d'incompatibilità e di conflitto d'interessi con le funzioni da svolgere; la rotazione degli incarichi dei dirigenti.

In tutto questo, non si può lasciare da parte la questione etica. In conclusione del suo intervento il direttore Orlandi afferma: “etica non è soltanto assenza di corruzione… è soprattutto onestà intellettuale. L'etica … coinvolge l'intimo di ogni persona influenzando le coscienze e le intenzioni dell'agire, traducendo nel proprio operato quotidiano l'onore, l'orgoglio e il piacere di appartenere all'istituzione pubblica".

A livello pratico, è stata annunciata l'istituzione di una casella di posta elettronica attraverso cui i 40mila dipendenti delle Entrate potranno denunciare, nel più completo anonimato, casi sospetti di corruzione.

Controlli sul periodo di imposta 2009

I funzionari del fisco stanno lavorando a pieno ritmo per effettuare, in base alle nuove norme sul redditometro, quanti più possibili controlli sul periodo d’imposta 2009 – da terminare entro il 31 dicembre 2014.

L'attività risulta complessa vista l'importanza che è stata data al momento del contraddittorio in cui il contribuente può confrontarsi con il fisco esibendo documentazione a suo favore e così evitare lunghi contenziosi.
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