Corte costituzionale: partecipazione da remoto a udienze pubbliche

Pubblicato il 06 ottobre 2020

Presso la Corte costituzionale, dal 20 ottobre 2020 e fino al 31 gennaio 2021, i giudici e gli avvocati potranno partecipare all’udienza pubblica mediante collegamento da remoto.

Questo, in presenza di ragioni legate all’emergenza epidemiologica da COVID-19 che impediscano loro di essere presenti.

La relativa richiesta dovrà pervenire alla Cancelleria della Corte entro le ore 12,00 del giorno precedente l’udienza e dovrà essere autorizzata dal Presidente della Corte.

Consulta: comunicato su udienze da remoto

Ne viene data notizia in un comunicato dell’Ufficio stampa della Consulta, datato 6 ottobre 2020, che riporta il contenuto di un decreto a firma del nuovo Presidente della Corte, Mario Rosario Morelli, emanato in pari data.

Il provvedimento – si legge nella nota stampa - è stato adottato per contribuire al contrasto dell’emergenza Coronavirus, “con particolare riferimento alla situazione epidemiologica della Corte, e per assicurare la continuità nonché il tempestivo esercizio della funzione di giustizia costituzionale, nel pieno rispetto del contraddittorio”.

Esso si inserisce nel solco dei provvedimenti precedentemente adottati durante l’emergenza sanitaria, in considerazione dell’autonomia della Consulta e della specificità dei giudizi costituzionali; sono ivi riproposte alcune misure già sperimentate, integrate con delle nuove disposizioni “per garantire, in particolare, la trattazione delle cause in udienza pubblica”.

Proprio a tal fine, la possibilità di partecipazione all’udienza da remoto, finora prevista solo per la camera di consiglio, viene consentita anche per le udienze pubbliche.

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