Crediti retributivi del lavoratore stabilizzato: da quando decorre la prescrizione?

Pubblicato il 05 gennaio 2024

La prescrizione dei crediti retributivi dei lavoratori nel pubblico impiego contrattualizzato decorre sempre in costanza di rapporto (dal momento di loro progressiva insorgenza) o dalla sua cessazione (per quelli originati da essa).  

Ciò, sia in caso di rapporto a tempo indeterminato, sia di rapporto a tempo determinato, così come di successione di rapporti a tempo determinato.

Va considerato, infatti, che risulta inconfigurabile un metus nell'ipotesi di rapporto a tempo determinato, anche per la mera aspettativa del lavoratore alla stabilità dell'impiego, in ordine alla continuazione del rapporto suscettibile di tutela.

Lo hanno puntualizzato le Sezioni Unite civili della Corte di cassazione con sentenza n. 36197 del 28 dicembre 2023, rispondendo ad una questione di massima di particolare importanza relativa alla decorrenza della prescrizione dei crediti retributivi del lavoratore "stabilizzato" dall'amministrazione pubblica, maturati nel corso dei rapporti di lavoro a termine legittimamente intercorsi prima della stabilizzazione.

Le SU, nella specie, hanno ritenuto di non poter accogliere la proposta dell'ordinanza interlocutoria di rilettura e di ampliamento del concetto di "metus" - quale timore condizionante le scelte del lavoratore, quale parte debole del rapporto, di tutela dei propri diritti - in asimmetria con quanto costantemente ritenuto dal giudice costituzionale e di legittimità.

Per la Corte, infatti, nonostante l'evoluzione socio-economica dei rapporti di lavoro e dei significativi mutamenti normativi che hanno interessato la materia del pubblico impiego, per effetto della sua contrattualizzazione, la disciplina del pubblico impiego contrattualizzato, non può che continuare a muoversi nel segno della continuità rispetto alle linee tracciate dalla consolidata giurisprudenza.

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