Criticità Isa. Garante della Lombardia, rapporto di collaborazione incrinato

Pubblicato il 12 novembre 2019

Le polemiche sugli Isa non si placano. E’ la volta del Garante del contribuente della Regione Lombardia che ha inviato una nota all’Amministrazione finanziaria evidenziando, dopo aver preso atto delle segnalazioni pervenute dal Cndcec e dalle associazioni di commercialisti, le criticità in merito alla puntuale applicazione degli Indici Sintetici di Affidabilità, introdotti con l’art. 7 bis, D.L. 193/2016.

Criticità Isa. Algoritmo non conoscibile

 Il Garante della Lombardia, dopo aver analizzato la funzione che i nuovi Isa vanno a rivestire dal periodo di imposta 2018, approva l’utilizzo di procedure informatizzate da parte dell’AF.

Questo, però, è soggetto a precise condizioni; ovvero si fa presente che l’algoritmo deve essere, in tutti i suoi aspetti, conoscibile dai destinatari e che, in tale sua piena leggibilità, possa essere sottoposto al sindacato finale del giudice.

Di questo, il Garante dubita in quanto:

A questo è possibile porre rimedio se l’AF userà in modo esteso il contraddittorio endoprocedimentale con il contribuente, attraverso il quale accertare, in piena rispondenza con il principio dell’art. 53 della Costituzione, la sua reale capacità contributiva.

Accuse del Garante arrivano anche ai tempi di divulgazione degli Isa: il software “Il tuo ISA 2019” è stato messo a disposizione dei contribuenti il 10 giugno 2019 ed ha subito ben sette aggiornamenti, l’ultimo dei quali (versione 1.0.7) risalente al 30 agosto 2019. Tutto ciò è in contrasto con la tempistica richiesta dallo Statuto del contribuente.

Criticità Isa. Incrinato il rapporto di collaborazione e buona fede

La nota conclude rilevando che il comportamento dell’Amministrazione finanziaria è stato anomalo, irregolare e trasgressivo delle regole di cui all’art. 3, comma 2, e all’art. 6, comma 3, dello Statuto del contribuente, risultando essere stato trascurato il principio di “collaborazione e buona fede”, cui, in base all’art. 10, comma 1, dello Statuto, dovrebbero essere sempre improntati i rapporti tra amministrazione finanziaria e contribuente. Ne è conseguita una palese incrinatura del rapporto di fiducia tra i predetti soggetti, che il Garante non può non rilevare.

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