Dal 1° gennaio 2010 cambiano le regole Iva

Pubblicato il 07 dicembre 2009 Una volta approvato il decreto legislativo licenziato dal Consiglio dei ministri del 12 novembre scorso, che ha recepito le direttive comunitarie in materia di territorialità delle prestazioni di servizi, rimborso Iva ai non residenti e obblighi Intrastat, l’insieme di regole che finora ha retto il funzionamento dell’Imposta sul valore aggiunto subirà un profondo rinnovamento. Lo start up di questa nuova Iva è previsto per il 1° gennaio 2010 e riguarderà, in primo luogo, tutte le transazioni poste in essere con i soggetti non residenti. Il nuovo quadro di regole è, però, ad oggi, tutt’altro che chiaro. Per evitare di trovarsi impreparati di fronte ai nuovi obblighi e connesse sanzioni, gli operatori dovranno svolgere un’attenta analisi dei nuovi adattamenti normativi. Si ricorda che il legislatore, nel recepire le norme comunitarie, è andato oltre ed ha profondamente rinnovato i presupposti della titolarità dell’Imposta sul valore aggiunto, introducendo il principio secondo cui nei rapporti business to business il luogo di tassazione è quello del committente, mentre nei rapporti business to consuer (rivolti a privati) il luogo di tassazione resta quello del prestatore. Cioè, viene fissata la regola della territorialità all’elemento soggettivo della residenza del committente con la conseguenza che le operazioni svolte in Italia a favore di soggetti passivi non residenti saranno fuori campo d’imposta, mentre se prestate a soggetti italiani, ovunque eseguite, subiranno la tassazione.
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