Danno in base al contributo reso in vita dalla vittima

Pubblicato il 11 aprile 2014 Per ottenere il risarcimento del danno patrimoniale subito in conseguenza della morte della madre, la figlia della vittima di un sinistro è tenuta a fornire la prova dell'ausilio, economico e non solo, che quest'ultima le prestava quando era in vita.

E' quanto puntualizzato dai giudici di Cassazione, con la sentenza n. 8407 del 10 aprile 2014.

Condizione economica da ricostruire

Solo con la dimostrazione sia della consistenza del patrimonio della vittima, sia di quello del superstite – precisa la Corte – è possibile valutare, anche in via presuntiva, la sussistenza di un danno patrimoniale da perdita delle contribuzioni o di altre utilità elargite dalla persona defunta ai suoi prossimi congiunti.
Condividi l'articolo
Potrebbe interessarti anche

Consolidato fiscale: modifica delle perdite valida anche con interruzione del regime

06/11/2025

AIDC: canoni di sublocazione e locazione del comodatario tassati solo in capo al percettore

06/11/2025

Green claims ingannevoli: in arrivo nuove regole a tutela dei consumatori

06/11/2025

Edilizia: chiarimenti su DURC di congruità e aggiornamenti MUT

06/11/2025

Avvocati, calcolo pensione di vecchiaia su contributi effettivi

06/11/2025

Bonus mamme: mappa operativa 2025–2027

06/11/2025

Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".

Leggi informativa sulla privacy