Dazi doganali, la Cassazione frena le importazioni pirata

Pubblicato il 07 maggio 2008 I legali rappresentanti delle società coinvolte nel giro delle importazioni fittizie e che, di conseguenza, emettono fatture false, rischiano il carcere tra l’altro per “frode doganale” in quanto “hanno aggirato il meccanismo di tutela del mercato interno predisposto dalla Comunità europea” (v. sent. C. Cass. n. 17961 del 6.5.08).

Tra le motivazioni dei giudici di legittimità, v’è la finalità del dazio doganale, che non è solamente quella fiscale, ma, soprattutto, protezionistica, sia a livello interno del singolo stato, che a livello comunitario, onde impedire gli squilibri di mercato di determinati prodotti.
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