Decreto fiscale è legge Rottamazione e voluntary bis

Pubblicato il 25 novembre 2016

Il Decreto fiscale (decreto legge 193/2016), come uscito dall'approvazione della Camera, ha ottenuto la fiducia del Senato ed è legge.

Si rottama Equitalia, che diventa Agenzia delle entrate-Riscossione dell'Agenzia delle Entrate. Ne guadagna il rapporto con i contribuenti: il nuovo ente si conforma ai princìpi dello statuto dei diritti del contribuente, con particolare riferimento a quelli di trasparenza, leale collaborazione e tutela dell’affidamento e della buona fede, nonché agli obiettivi di cooperazione rafforzata fisco-contribuente, riduzione degli adempimenti, assistenza e tutoraggio del contribuente.

Inoltre, anche i tributaristi o consulenti tributari, certificati e qualificati ai sensi della legge sulle professioni non organizzate, potranno svolgere la rappresentanza e fornire assistenza ai contribuenti innanzi agli uffici dell’Amministrazione finanziaria.

Rottamazione ruoli Equitalia e ingiunzioni Enti

L'addio ad Equitalia – definitivo a luglio 2017 - porta alla rottamazione delle cartelle esattoriali in affidamento all'agenzia di riscossione:

Voluntary bis

Riapre la voluntary disclosure e, per l'adesione, l'istanza dovrà essere effettuata entro il 31 luglio 2017, con possibilità di integrazione entro il 30 settembre 2017:

Abolito lo spesometro annuale e gli studi di settore, ma aumentano le comunicazioni Iva

Se da un lato, dal 1° gennaio 2017, è abolito lo “spesometro”, dall'altro aumentano gli adempimenti Iva.

I professionisti contabili faranno sciopero. Il motivo sta nelle otto nuove comunicazioni: quattro per i dati delle fatture emesse e ricevute e quattro per i dati delle liquidazioni.

Per il primo anno di applicazione si prevede un invio semestrale da effettuare entro il 25 luglio 2017 e due trimestrali.

In sintesi si prevede quanto segue.

Per la comunicazione analitica dei dati delle fatture emesse e ricevute:

Per la comunicazione dei dati delle liquidazioni periodiche Iva:

Il regime sanzionatorio è meno caro:

Il termine di presentazione della dichiarazione Iva dal 2018 (Iva dovuta per il 2017) è fissato al 30 aprile.

Quanto all'abolizione degli studi di settore: gli indici di compliance prenderanno il loro posto.

A partire dal periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2017, un decreto del Mef individuerà indici sintetici di affidabilità fiscale a cui sono collegati livelli di premialità per i contribuenti più affidabili, anche consistenti nell’esclusione o nella riduzione dei termini per gli accertamenti.

Adempimenti soppressi:

Integrativa a favore e ravvedimento

Il contribuente potrà presentare la dichiarazione integrativa a favore (Irpef, Irap, sostituti d’imposta) anche oltre il termine prescritto per la presentazione della dichiarazione relativa al periodo d’imposta successivo, ossia entro il termine per l’accertamento fiscale: il credito d’imposta può essere utilizzato in compensazione per eseguire il versamento di debiti maturati a partire dal periodo d’imposta successivo a quello in cui è stata presentata la dichiarazione integrativa.

Per la dichiarazione integrativa Iva, il credito d’imposta può essere chiesto a rimborso ovvero può essere utilizzato in compensazione per eseguire il versamento di debiti maturati a partire dal periodo d’imposta successivo a quello in cui è stata presentata l’integrativa.

Novità della Legge sullo scomputo delle ritenute a titolo d’acconto per i lavoratori autonomi e per gli agenti e i rappresentanti di commercio: per le ritenute operate nell’anno successivo a quello di competenza dei redditi, ma anteriormente alla presentazione della dichiarazione, i contribuenti possono scegliere di scomputarle dall’imposta relativa al periodo di competenza dei redditi ovvero da quella dovuta nel periodo in cui le ritenute sono state operate.

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