Decreto sviluppo al test fiducia

Pubblicato il 04 maggio 2005 Sarà votata oggi, al Senato, la fiducia al Governo sul maxiemendamento al Dl competitività. Nella versione definitiva scompare l'abbassamento della pena per il reato di bancarotta fraudolenta impropria provocata non dall'imprenditore ma dall'amministratore, dai sindaci o dai liquidatori. Il maxiemendamento include il mandato al Governo per il riordino della disciplina del fallimento (che risale al 1942) attraverso la riforma delle norme sulle crisi d'impresa. Rispetto al processo civile, il maxiemendamento consente la scelta del rito societario da applicare, permettendo ad attore e convenuto di accordarsi sul proseguimento della causa secondo le norme dettate, sino ad oggi, per il procedimento commerciale. La conversione in legge del Dl sviluppo porterà con sé, poi, una serie di modifiche al Dlgs n. 276/03 di riforma del mercato del lavoro: anche i titolari di rapporto di lavoro enumerati nell'articolo 409, n. 3, del Codice di procedura civile potranno accedere ai finanziamenti con la cessione, a garanzia, di un quinto del compenso, purché il contratto non sia inferiore a 12 mesi e non ecceda il periodo di tempo che manca alla scadenza del contratto stesso. Del "pacchetto" della riforma delle professioni non resta, nel maxiemendamento, che una manciata di interventi sparsi che influiranno sulla vita di alcuni Ordini. Viene invece confermato l'aumento della deduzione Irap per le nuove assunzioni effettuate all'interno delle aree depresse del Paese, al fine del loro potenziamento. Tra i numerosi interventi che trovano posto nel maxiemendamento sta il nuovo istituto della confisca amministrativa obbligatoria per i beni "incautamente" acquistati. Sul tema Iva, viene deciso che i gestori di servizi e telecomunicazioni e le aziende erogatrici d'acqua e gas che nel 2004 hanno corrisposto l'Imposta mensilmente, saranno soggetti ad un maggiore versamento di acconto a fine anno. Inoltre, il maxiemendamento contiene la modifica della disciplina delle vendite intracomunitarie per corrispondenza verso privati, al fine della eliminazione del doppio versamento a danno degli operatori nazionali di confine.
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