Demansionamento, danni da provare

Pubblicato il 11 febbraio 2008 Con la sentenza n. 2621 del 4 febbraio 2008, la Sezione Lavoro della Cassazione ha stabilito che il danno da demansionamento va sempre provato, con tutti i mezzi consentiti dall’ordinamento, poiché dall’inadempimento del datore di lavoro non deriva automaticamente l’esistenza del pregiudizio. L’inottemperanza dei vincoli contrattuali è infatti già sanzionata con l’obbligo di corresponsione della retribuzione ed è quindi necessario che si produca una lesione aggiuntiva dell’integrità psico-fisica, medicalmente accertabile. Infatti, il riconoscimento del diritto del lavoratore non può prescindere da una specifica documentazione, nel ricorso introduttivo, sulla natura e sulle caratteristiche dell’eventuale trattamento di sfavore.
Allegati
Condividi l'articolo
Potrebbe interessarti anche

NIS, al via la seconda fase: misure, obblighi e scadenze ACN

02/05/2025

Licenziamento in malattia legittimo se l’attività extra ostacola la guarigione

02/05/2025

Credito estero: no a decadenza per omessa indicazione in dichiarazione

02/05/2025

UCPI: sciopero e manifestazione nazionale contro il Decreto sicurezza

02/05/2025

Maternità e formazione professionale continua, chiarimenti commercialisti

02/05/2025

Superbonus e CILA-S: decadenza dell’agevolazione per mancata compilazione del quadro F

02/05/2025

Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".

Leggi informativa sulla privacy