Depositate le motivazioni sul caso Mills: la corruzione c'è stata ma il reato è prescritto
Pubblicato il 22 aprile 2010
Sono state depositate il 21 aprile, dalle Sezioni unite penali di Cassazione, le motivazioni della sentenza n. 15208 con la quale, lo scorso 25 febbraio, è stata annullata, per intervenuta prescrizione del reato, la condanna impartita dai giudici dei gradi precedenti nei confronti dell'avvocato inglese David Mills, accusato del reato di corruzione in atti giudiziari.
Ai sensi della pronuncia, è risultata, comunque, verificata la sussistenza degli estremi del reato in capo all'imputato, colpevole per corruzione in atti giudiziari nella forma susseguente, con il pagamento corruttivo cioè, successivo alla deposizione reticente. Ed il “fulcro della reticenza” dell'avvocato Mills, in ciascuna delle sue deposizioni, si incentrerebbe, in definitiva, “nel fatto che egli aveva ricondotto solo genericamente a Fininvest, e non alla persona di Silvio Berlusconi, la proprietà delle società offshore, in tal modo favorendolo in quanto imputato in quei procedimenti”. A prescindere dalla prescrizione, quindi, Mills è stato condannato a risarcire la Presidenza del Consiglio di 250 mila euro per danno all'immagine dello Stato e 10 mila euro per spese processuali.