Digital tax. Invio della dichiarazione agli sgoccioli

Pubblicato il 28 giugno 2022

Scade il 30 giugno prossimo il termine entro il quale i soggetti interessati devono inviare, in via telematica all’Agenzia delle Entrate, la dichiarazione contenente i ricavi percepiti nell’anno solare precedente e i dati relativi all’imposta sui servizi digitali dovuta e versata per il 2021.

Digital tax, cos'è e chi deve versarla

L’Imposta sui servizi digitali, o Digital tax, va a colpire:

La tassa è dovuta dagli esercenti attività d’impresa che, nel corso dell’anno solare precedente a quello in cui sorge il presupposto impositivo:

Le modalità e le istruzioni per il versamento della Digital tax sono state fissate con il provvedimento del Direttore dell'Agenzia delle entrate prot. n. 13185 del 15 gennaio 2021.

Imposta sui servizi digitali, invio della dichiarazione

La dichiarazione dell’imposta sui servizi digitali deve essere trasmessa annualmente all'Agenzia delle Entrate in via telematica, in proprio per i contribuenti con abilitazione telematica, oppure per il tramite di intermediari, entro il 30 giugno di ciascun anno.

La dichiarazione dell’imposta sui servizi digitali deve essere fatta utilizzando il modello DTS.

Il modello si compone delle seguenti sezioni:

All'interno del Quadro DT debbono essere indicati, per l'anno solare a cui il modello si riferisce, i dati relativi alle operazioni per le quali è dovuta l'imposta. Il Quadro presenta tre righi (DT1, DT2 e DT3), in cui i dati sui ricavi vanno suddivisi sulla base dei servizi imponibili che sono stati prestati dal contribuente.

Nel Quadro DG, “Società designanti”, la società designata indica il codice fiscale delle singole società designanti, avendo cura di aver prima barrato nel frontespizio la casella “Società designata” nel riquadro “Società del gruppo nominata”. Nel caso in cui le società designanti siano “non residenti” si dovrà compilare anche il campo relativo al “Codice Stato estero”.

Con il modello DTS è possibile richiedere anche il rimborso della Digital tax, nel caso l'imposta sia stata pagata in eccesso, o riportare l'eventuale credito all'anno successivo.

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