Dl Bollette, sì alla quarta cessione del credito. Accordo su proroga Superbonus

Pubblicato il 11 aprile 2022

Con alcuni emendamenti riformulati alla legge di conversione del Decreto bollette, che sono stati approvati dalle Commissioni riunite Ambiente-Attività produttive della Camera, arrivano alcune importanti novità in materia di Bonus edilizi.

Il provvedimento, dal valore di 8 miliardi di euro di cui circa 5,5 mld per dare una prima risposta al caro energia, è atteso oggi, lunedì 11 aprile, in aula a Montecitorio.

Nello specifico, all’interno del Dl n. 17/2022 rientrano – oltre alle novità sul Superbonus e sulle cessioni dei crediti – anche altre norme, come per esempio, quella:

Decreto bollette, proroga Superbonus per le unifamiliari

Molto attesa era la proroga per i lavori sulle villette unifamiliari: sarà concesso qualche mese in più per consentire a chi sta effettuando lavori che rientrano nel Superbonus al 110% su unità indipendenti e case unifamiliari di effettuare almeno il 30% di lavori per continuare a godere della maxi-detrazione per tutto il resto del 2022.

L’accordo raggiunto con il Governo durante i lavori parlamentari verrà formalizzato in un decreto atteso per dopo Pasqua, che dovrebbe arrivare presumibilmente in Consiglio dei Ministri il 21 aprile.

Il Governo, infatti, si è detto favorevole a concedere una proroga della scadenza attualmente fissata al 30 giugno per raggiungere il SAL del 30% di intervento sulle case unifamiliari, vincolo che consente di poter completare i lavori ammessi al Superbonus entro il 31 dicembre 2022. Resta, comunque, da capire come sarà strutturato questo rinvio e di quanti mesi sarà.

Inoltre, è sul tavolo delle prossime modifiche in tema di Superbonus anche una definizione più flessibile delle modalità di calcolo della percentuale del 30%, essenziale per assicurare la detrazione al 110% per tutto il 2022.

Oltre alla proroga per il Superbonus, nella legge di conversione del Dl Bollette sono entrate anche altre due novità nell’ambito dei bonus casa.

Bonus casa, ok alla quarta cessione

Dal 1° maggio 2022 sarà consentita anche una quarta cessione del credito da parte delle banche pure a soggetti diversi.

Nell’emendamento riformulato 28.04 alla Legge di conversione del decreto Bollette è, infatti, stabilito che a partire dal 1° maggio, alla quarta cessione del credito saranno autorizzate:

Con il nuovo correttivo, dunque, il credito d’imposta che è già stato ceduto tre volte (con un passaggio libero e due in ambiente controllato, come previsto dal Dl 13/2022), potrà essere oggetto di una nuova cessione da parte dei soggetti bancari e assicurativi, che abbiano esaurito i trasferimenti a disposizione: questa volta, infatti, la cessione sarà libera e potrà essere effettuata a chiunque.

L’obiettivo è quello di aumentare la flessibilità nella gestione di questi crediti, evitando che soggetti come le banche esauriscano la capienza fiscale.

Il tutto, però, è stato completato da una condizione di non poco conto che va a ritoccare alcuni commi dell’articolo 121 del Dl 34/2020 : “Il cedente è in ogni caso responsabile solidalmente per il recupero dell’importo di cui al comma 5, ferma restando l’eventuale ulteriore responsabilità solidale in capo ad altro soggetto, ai sensi del comma 6”.

Ciò di fatto, significa che chi opera la quarta cessione sarà responsabile in solido con il titolare della detrazione, in caso di verifiche delle Entrate sui requisiti che danno diritto al bonus.

Dl Bollette, alle imprese più tempo per comunicare la cessione crediti 2021

Nello stesso emendamento approvato dalle Commissioni riunite è contenuta anche una proroga del termine per la comunicazione all’Agenzia delle Entrate dell’opzione di cessione del credito o sconto in fattura per i soggetti Ires e le partite Iva, tenuti a presentare la dichiarazione dei redditi entro il 30 novembre 2022.

Di fatto, viene concesso alle imprese e ai professionisti più tempo per la comunicazione della cessione del credito: la scadenza del 29 aprile slitta al 15 ottobre 2022.

L’emendamento, però, avvantaggerà solo le imprese che hanno garantito sconti in fattura ai propri clienti, consentendo loro di guadagnare tempo ed evitare problemi di liquidità; nulla di fatto per i privati, che, invece, dovranno comunque effettuare le comunicazioni entro il prossimo 29 aprile, non essendo previste per loro ulteriori proroghe. 

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