Dl Fiscale Esame emendamenti

Pubblicato il 08 novembre 2016

Sono all'esame delle Commissioni Bilancio e Finanze della Camera gli emendamenti presentati dalla maggioranza al Decreto legge fiscale. L'intenzione è quella di chiudere il provvedimento al più presto, così da consegnare il Dl collegato alla Manovra di bilancio 2017 all'Aula di Montecitorio per la giornata di giovedì 10 novembre.

In primo luogo si è affrontata la questione delle inammissibilità, che ha visto cadere oltre 350 emendamenti dei 1.018 totali presentati. A farne le spese, fin da subito, sono state quelle proposte di legge che hanno mostrato una chiara estraneità per materia o che sono state penalizzate dall’introduzione di nuove o maggiori spese, come, per esempio, le norme sul regime fiscale del comune di Campione d’Italia ed il contributo di 2 milioni per la salvaguardia della spiaggia di Castelporziano.

L'attenzione dei parlamentari si concentra, invece, su quegli emendamenti che provano a riscrivere la norma del Dl fiscale sulla dichiarazione integrativa, sulle semplificazioni per dogane e accise e sull’estensione del ravvedimento anche ai tributi doganali e alle accise.

Dichiarazione integrativa

La principale novità sul tema è contenuta nell'emendamento (5.2) del Pd, primo firmatario Michele Pelillo, che apre anche all'Imposta sul valore aggiunto la dichiarazione integrativa a favore. Così, analogamente alle imposte dirette e all'Irap, anche per quanto riguarda l'Iva viene sancito che il credito maturato dall'integrativa a favore può essere chiesto a rimborso o speso in compensazione con debiti maturati a partire dal periodo d’imposta successivo a quello in cui è stata presenta la dichiarazione integrativa.

Inoltre, per restare in linea con le esigenze erariali e con le norme in vigore, non viene fissato alcun limite alla compensazione nel caso di errori contabili sulla competenza e viene chiarito espressamente che il contribuente può far valere le situazioni a proprio favore anche in sede di accertamento e contenzioso.

Trasformazione Equitalia e rottamazione cartelle

Gran parte dell'esame parlamentare resta incentrato sui temi più propriamente fiscali, come la trasformazione di Equitalia in ente pubblico economico e la rottamazione delle cartelle. A tal proposito, sono stati presentati alcuni emendamenti che vogliono abolire l'aggio o che almeno vogliono dimezzarlo. Ma, soprattutto, si vuole evitare che a partire dal 23 gennaio 2017, che è il termine fissato per la presentazione delle istanze di adesione alla rottamazione delle cartelle, tutto torni come prima e, quindi, per questo motivo è necessario rivedere insieme alle rateizzazioni anche il sistema sanzionatorio e l'aggio. Quest'ultimo infatti dovrebbe essere cancellato – a partire dal 1° luglio 2017 - contestualmente alla trasformazione di Equitalia.

Per quanto riguarda la rottamazione delle cartelle, questa viene estesa anche all'anno 2016 ed, inoltre, sarà allargata anche ai comuni che non utilizzano Equitalia come società di riscossione (circa 4.500 comuni che oggi non si avvalgano del sistema di Equitalia, ma riscuotono attraverso l’ingiunzione di pagamento). Rimane da sciogliere, invece, il nodo della copertura finanziaria riguardo all'ampliamento del numero delle rate entro cui si potrà saldare la sanatoria con la Società di riscossione.

Dogane e accise

Alcuni emendamenti sono finalizzati ad introdurre semplificazioni tra gli adempimenti, tra cui anche quelli che riguardano le Dogane e le accise.

Alcune norme riguardano, infatti, modifiche al testo unico delle accise; tra queste quelle che vedono l'introduzione del contraddittorio preventivo anche in materia di accertamento delle accise: entro 60 giorni dalla notifica del Pvc il contribuente può presentare osservazioni e richieste prima della notifica dell’avviso di pagamento. Analogamente, un altro emendamento prevede la dilazione in due rate per il pagamento delle imposte da parte dei titolari di depositi fiscali in difficoltà.

Tra le ipotesi, poi, la chiusura delle liti pendenti per violazioni in materia di accisa su prodotti energetici, alcol e bevande contestate prima del 1° aprile 2010.

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