Dl Semplificazioni: abolito il Libro unico del lavoro telematico

Pubblicato il 18 ottobre 2018

Nel Decreto legge semplificazioni, che introduce disposizioni per la deburocratizzazione, la tutela della salute, le politiche attive del lavoro e altre esigenze indifferibili, anche molti interventi in materia di lavoro e di previdenza.

Proroga della Cigs e mobilità in deroga

Sono prorogati gli ammortizzatori sociali per il 2018 e 2019 per le imprese con più di 100 dipendenti che si trovano ad affrontare una crisi occupazionale (12 mesi per riorganizzazione aziendale e sei mesi per il caso di crisi).

Per quanto riguarda, invece, la mobilità in deroga, il trattamento è concesso per un anno ai lavoratori che hanno cessato o cessano la mobilità ordinaria o in deroga dal 22 novembre 2017 al 31 dicembre 2018 a condizione che siano applicate misure di politica attiva. Si applica anche ai lavoratori dell’area di Termini Imerese e Gela che godono di tale trattamento dal 2016

Riforma dell’ANPAL e abolizione LUL telematico

Tra le altre misure in ambito lavoristico, il Dl semplificazioni prevede anche la riforma della governance dell’Agenzia nazionale per il lavoro (ANPAL) e l’abolizione del libro unico del lavoro telematico.

Riguardo a quest’ultimo è da notare come il testo del decreto abbia accolto una richiesta di semplificazione amministrativa avanzata da tempo dai Consulenti del lavoro.

È stato, infatti, abrogato l’articolo 15 del Dlgs n. 151 del 2015, che prevedeva che a partire dal 1° gennaio 2019 il Libro unico del lavoro fosse tenuto in modalità telematica presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, demandando ad un decreto ministeriale (ancora non emanato) l’individuazione delle modalità tecniche ed organizzative della tenuta.

La procedura non è stata, però, avviata proprio per la difficoltà burocratica della sua realizzazione.

Ora, i Consulenti del lavoro esprimo soddisfazione per il risultato raggiunto. La Presidente del Consiglio nazionale dell'Ordine dei Consulenti del Lavoro, Marina Calderone, ha ribadito come: "a tal proposito la denominazione ´telematico´ non deve trarre in inganno. La nuova tenuta del Libro unico avrebbe, infatti, rappresentato un ulteriore aggravio di adempimenti per aziende e professionisti, a cui il Ministro Di Maio ha posto rimedio”.

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