Effetti della sentenza sulla Tia

Pubblicato il 08 novembre 2009 La sentenza n. 238/2009 depositata dalla Corte costituzionale il 24 luglio 2009 stabilisce che la Tia “costituisce una mera variante della TARSU disciplinata dal d.P.R. n. 507 del 1993 (e successive modificazioni), conservando la qualifica di tributo propria di quest'ultima”. Per ambedue i prelievi è così dichiarata l’estraneità all'ambito di applicazione dell'Iva.

Alcune ricadute sono considerevoli.

L’Iva pagata sulla Tia prima della sentenza dovrà essere rimborsata, ma questo darà il via al dilagare di contenziosi con molteplici istanze presentate dai contribuenti, sia ai gestori del servizio che ai Comuni, e relative impugnazioni per i dinieghi. La questione, secondo la risposta ad un’interrogazione parlamentare, dovrebbe essere risolta con la via legislativa.

I Comuni dovranno riprendere la titolarità della tariffa, che fino alla sentenza era attribuita a soggetti diversi restando al di fuori dei bilanci comunali, poiché solo il Comune ha potere impositivo ai fini tributari.
Condividi l'articolo
Potrebbe interessarti anche

Contributi operai agricoli: no a disparità tra contratti a termine e indeterminati

13/05/2025

Incentivi R&S per tecnologie strategiche nelle Regioni meno sviluppate (STEP)

13/05/2025

Fallimento, sì alla prova con documenti alternativi ai bilanci

13/05/2025

Privacy: al via la consultazione pubblica sul modello “Pay or ok”

13/05/2025

Bonus giovani: via alle domande dal 16 maggio

13/05/2025

Bonus donne: come fare domanda dal 16 maggio

13/05/2025

Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".

Leggi informativa sulla privacy