Emendamento eterogeneo nel DL? Ricorso se ci sono violazioni manifeste

Pubblicato il 20 dicembre 2019

La Corte costituzionale ha giudicato inammissibili due ricorsi per conflitto tra poteri dello Stato presentati separatamente da singoli deputati e senatori, rispetto ad un emendamento introdotto all’interno di un decreto-legge, asseritamente eterogeneo rispetto al testo originario di quest'ultimo.

La Consulta si è pronunciata con due ordinanze, nn. 274 e 275 del 18 dicembre 2019, ritenendo che entrambi i ricorsi presentati non prospettassero elementi tali da far emergere violazioni manifeste delle prerogative costituzionali poste a garanzia delle funzioni dei parlamentari nell’ambito del procedimento legislativo.

I ricorrenti – da quanto si apprende – si erano limitati ad affermare l’eterogeneità dell’emendamento sulla base di un mero raffronto con il titolo del decreto-legge; tuttavia, avevano anche riconosciuto di aver avuto la possibilità di partecipare all’iter di conversione del DL, anche dopo che sulla relativa legge il Governo aveva chiesto la fiducia.

Ad ogni modo, i giudici costituzionali hanno confermato la facoltà, per i singoli parlamentari, di difendere le proprie attribuzioni costituzionali attraverso lo strumento del ricorso per conflitto tra poteri dello Stato.

Allegati
Condividi l'articolo
Potrebbe interessarti anche

CCNL Distribuzione moderna organizzata - Ipotesi di accordo del 23/04/2024

06/05/2024

Decreto PNRR e maxi sanzione per lavoro nero

02/05/2024

Bonus consulenza su quotazione PMI

02/05/2024

Tax credit quotazione PMI anche per il 2024

02/05/2024

Maxi sanzione per lavoro irregolare: le modifiche del Decreto PNRR

02/05/2024

La NASpI decade se non si comunica il lavoro autonomo, anche preesistente

02/05/2024

Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".

Leggi informativa sulla privacy