Emergenza rifiuti: Italia condannata

Pubblicato il 11 gennaio 2012 Con sentenza depositatalo scorso 10 gennaio 2012, la Corte europea dei diritti dell'uomo ha riconosciuto lo Stato italiano responsabile della violazione del diritto al rispetto della vita privata e familiare nei confronti dei ricorrenti, otto cittadini di Somma Vesuviana, in conseguenza dell'incapacità di provvedere alla raccolta, al trattamento e allo smaltimento dei rifiuti nel periodo che va dall’11 febbraio 1994 al 31 dicembre 2009.

In particolare, l'Italia non avrebbe impedito che la situazione degenerasse non mettendo in atto delle misure di intervento, né avvertendo i cittadini dei danni che l’esposizione prolungata alle esalazioni provenienti dai cumuli di spazzatura poteva provocare all’ambiente ed alla loro salute.

Con la decisione, tuttavia, non è stato riconosciuto alcun danno alla salute in considerazione delle discordanti conclusioni delle parti sull’esistenza di un nesso di causalità tra l’esposizione e l’aumento del rischio di patologie come il cancro o le malformazioni genetiche.
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