Emissione massiva dei Mav

Pubblicato il 16 giugno 2011 Con circolare n. 49/2011, l’Inps aveva previsto la possibilità di effettuare il pagamento dei contributi domestici tramite il cosiddetto Mav – Pagamento Mediante Avviso. Si tratta di un servizio che consiste in speciali avvisi di pagamento emessi dalla Banca Popolare di Sondrio – che si è aggiudicata la gara indetta dall’Istituto – e si avvale della procedura interbancaria standardizzata di incasso attraverso il bollettino Mav, identificato da uno specifico codice.

Nel corso del rapporto di lavoro, però, può succedere che i dati utili a determinare l’importo da segnare sul Mav possano cambiare, così ai datori di lavoro domestico viene riconosciuta la possibilità di generare, accedendo al sito Internet dell’Istituto e variando i dati indicati, un Mav con importo conforme alle vicende intervenute nel rapporto di lavoro. Viene spiegato dall’Istituto previdenziale in un nuovo documento di prassi: la circolare n. 85 del 15 giugno 2011.

In essa si specifica anche che, data la difficoltà di generazione dei Mav da parte dei soggetti che assistono i datori di lavoro domestico, è stato predisposto, esclusivamente per i soggetti legittimati ai sensi del comma 1, articolo 1, della Legge n.12/1979, il servizio di emissione massiva Mav, per il pagamento dei contributi domestici. Attraverso questo servizio, i soggetti accreditati potranno inviare all’Inps i dati necessari alla determinazione dell’importo dei contributi dovuti per ciascun datore di lavoro e, dopo l’interazione con la banca, ricevere dallo stesso Istituto di previdenza il Mav generato in conseguenza. Per motivi di efficienza e sostenibilità dei costi, il servizio potrà essere reso, almeno in questa fase iniziale, soltanto per i soggetti che gestiscono almeno 1.000 rapporti di lavoro a trimestre. Tale soglia minima potrà, in futuro, essere rivista e adeguata con riferimento a parametri di efficienza già consolidati.
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