Enti e manager, sanzioni divise

Pubblicato il 17 giugno 2008 Il tribunale di Milano, con l’ordinanza del 7 maggio 2008, interviene in merito alla responsabilità di reato tra amministratore e società ribadendo il rigore dei criteri di imputazione che “rivela l’autonomia del titolo di responsabilità dell’ente rispetto a quello della persona fisica incolpata del reato presupposto”. Il Dlgs 231/2001 non permette estensioni allargate neanche nel caso si possa parlare quasi di immedesimazione tra il manager, che è anche autore del reato, e l’ente. Il tribunale, accogliendo la tesi della difesa, ha specificato che l’applicazione in via cautelare delle sanzioni interdittive deve essere basata su gravi indizi di responsabilità dell’ente e dal pericolo di reiterazione del reato.
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