Esterometro e spesometro con proroga

Pubblicato il 14 febbraio 2019

Con una nota del 13 febbraio 2019 (ancora non resa pubblica), il sottosegretario all’Economia, Massimo Bitonci, anticipando la formalizzazione con Dpcm, comunica la proroga dal 28 febbraio al 30 aprile 2019:

  1. della prima scadenza dell’esterometro;
  2. dell’ultima scadenza dello spesometro.

Restano confermate le scadenze:

Si ricorda che: l’esterometro è relativo ai dati delle fatture da e verso l’estero, che non transitano dallo Sdi (Sistema di interscambio); lo spesometro, adempimento eliminato dal 2019, tratta i dati dell'ultima trance di fatture del 2018 (secondo semestre o terzo trimestre).

La dilazione nasce dal confronto nel tavolo tecnico sull'imbuto delle scadenze fiscali, in cui sono emerse tutte le criticità sottolineate nelle ultime settimane da professionisti e imprese.

Il Cndcec apprezza ma non è soddisfatto

Il Consiglio nazionale della categoria apprezza il rinvio, richiesto dalla stessa la scorsa settimana, ma auspica un celere intervento anche sulle altre richieste: proroga dal 16 febbraio al 16 marzo della moratoria sulle sanzioni per la tardiva trasmissione delle fatture elettroniche e di una complessiva riorganizzazione delle scadenze relative ai mesi di febbraio e marzo.

Miani, il presidente Cndcec – che aveva chiesto ufficialmente al ministro dell’Economia Giovanni e al direttore delle Entrate sia il rinvio annunciato che una revisione del calendario - risponde: “Pur apprezzando il rinvio di queste due scadenze, ribadiamo tuttavia l’assoluta necessità di prorogare la moratoria sulle sanzioni per la tardiva trasmissione delle fatture elettroniche, i termini per la comunicazione delle liquidazioni periodiche Iva del quarto trimestre 2018 e l’invio dei dati per la predisposizione delle dichiarazioni precompilate”.

Gilberto Gelosa e Maurizio Postal, consiglieri nazionali dei commercialisti delegati alla Fiscalità, aggiungono: “Tenuto conto delle ancora non risolte criticità relative ai nuovi obblighi di fatturazione elettronica e del disallineamento telematico dei flussi di dati tra le piattaforme delle principali società di software e il sistema di interscambio dell’Agenzia delle Entrate, auspichiamo che si possa intervenire al più presto anche con le ulteriori proroghe da noi richieste”.

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