Falso in bilancio alle Sezioni Unite

Pubblicato il 04 marzo 2016

Saranno le Sezioni unite penali a fare chiarezza sul reato di false comunicazioni sociali cosiddetto “valutativo”.

E’ stata, infatti, rimessa al massimo consesso di legittimità la questione relativa alla modifica dell’articolo 2621 del Codice civile, per come operata dalla novella di cui all’articolo 9 della Legge n. 69/2015, ed è stato chiesto, in particolare, di precisare se detta modificazione, nella parte in cui, disciplinando la fattispecie in esame, non ha riportato l’inciso “ancorché oggetto di valutazioni”, abbia determinato o meno un effetto parzialmente abrogativo della fattispecie.

E’ quanto si legge nell’informazione provvisoria n. 4/2016 del 3 marzo 2016 depositata dalla Quinta sezione penale di Cassazione.

L’intervento delle Sezioni unite si rende quanto mai opportuno alla luce della non univoca interpretazione resa dalla Corte di cassazione nelle varie decisioni emesse in materia dopo l'entrata in vigore della modifica legislativa.

Interpretazioni contrastanti

Ci si riferisce, in particolare, alla sentenza n. 33774/2015 con cui la Cassazione si era espressa affermando l'irrilevanza penale delle valutazioni nella configurazione del reato di falso in bilancio e, di contro, alla sentenza n. 890/2016, in cui le valutazioni vengono invece considerate quale elemento che può dare luogo al reato di falso in bilancio.

L’ultima pronuncia in materia, infine, la sentenza n. 6916/2016, ha nuovamente sottolineato come la soppressione del citato riferimento normativo avrebbe effettivamente ridotto l’estensione della norma incriminatrice, limitandola alle apposizioni contabili che attingono da fatti economici materiali, escludendo quelle prodotte da valutazioni, pur se moventi da dati oggettivi.

Allegati
Condividi l'articolo
Potrebbe interessarti anche

Durc di congruità obbligatorio anche per imprese non edili: quando?

21/10/2025

Legge di Bilancio 2026: nuova proroga per l’APE sociale

21/10/2025

Cumulo gratuito: la Cassazione chiarisce i criteri per i professionisti

21/10/2025

Avvocati tributaristi: via libera alle mozioni su AI fiscale e Cassazione

21/10/2025

CU 2025: via alla richiesta massiva dei dati nel cassetto fiscale

21/10/2025

Legge di Bilancio 2026: pagamenti PA ai professionisti e definizione tributi locali

21/10/2025

Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".

Leggi informativa sulla privacy