Fatturazione elettronica. Cndcec invierà criticità al tavolo tecnico nazionale

Pubblicato il 16 marzo 2018

Ok alla fatturazione elettronica per tutti ma da attuare quando i soggetti coinvolti saranno pronti.

La procedura ad hoc per la generazione e trasmissione della e-fattura al cliente e all'Amministrazione finanziaria viaggerà attraverso i Pos, le App, le carte di credito, i borsellini elettronici.

E’ dal 1° gennaio 2019 che è stata prevista l’entrata in vigore generalizzata, ma già da luglio 2018 se ne potrà verificare la funzionalità con i distributori di carburante.

Il tema della fatturazione elettronica è stato affrontato durante il convegno organizzato da Codis (Coordinamento dei dottori commercialisti ed esperti contabili) dal titolo “Dialoghi sul fisco”, durante il quale Massimo Miani, presidente del Consiglio nazionale dei dottori commercialisti ed esperti contabili, ha espresso la preoccupazione che le aziende piccole non siano ancora in grado di gestire l’e-fattura dal 2019. Ne auspica, quindi, l’entrata in vigore nel momento in cui l’applicazione sia fattibile per tutti.

E’ sullo stesso piano Gilberto Gelosa, delegato alla fiscalità dei dottori commercialisti, che chiede un ripensamento dell'avvio, graduando l’entrata in vigore e la facoltatività dell'adozione e puntando alle agevolazioni.

Per l’Agenzia delle Entrate, nella persona di Paolo Savini, vicedirettore dell'Agenzia, capo divisione servizi, in effetti, i sistemi di gestione della fatturazione elettronica presenti sono pensati “per il mondo delle grandi imprese”, ma si può operare individuando forme differenziate per le singole categorie a cui si rivolgono.

Attraverso i consigli regionali, il Cndcec è al lavoro per raccogliere le criticità evidenziate e che saranno presentate al tavolo tecnico nazionale convocato subito dopo le festività pasquali. Su una ipotesi di rinvio l’Agenzia delle Entrate non è contraria anche se Savini ha fatto presente: “Noi stiamo lavorando per essere pronti. Auspico che le criticità siano espresse prima per affrontarle e non per non fare”.

Si lavora, dunque, per sciogliere i nodi dati dalla duplicazione dei dati trasmessi, dalla conservazione e archiviazione della fattura digitale e dai meccanismi di invio agli indirizzi di posta elettronica certificata delle fatture.

Spesometro

Savini, sollecitato in merito agli invii dei dati dello spesometro, ha dichiarato che sono state avviate le procedure di incrocio dei dati delle fatture attive e passive e che saranno presi gli idonei accorgimenti per non procedere con spedizioni di “lettere a pioggia”.

In materia di semplificazioni, attraverso una sola delega, o cartacea o digitale, sarà consentito gestire la rappresentanza dei contribuenti presso gli uffici.

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