Fatture inesistenti e utilizzazione in dichiarazione delle medesime: contestate entrambe le ipotesi di reato

Pubblicato il 06 agosto 2011 La Corte di cassazione, con la sentenza n. 31332 del 5 agosto 2011, ha confermato la decisione con cui i giudici di merito, ai fini della ricorrenza dei presupposti per l'emissione della misura cautelare, avevano contestato agli indagati due ipotesi di reati, rispettivamente, l'emissione di fatture per operazioni inesistenti e l'utilizzazione in dichiarazione delle medesime, per fattispecie distinte e non relative alla medesima vicenda.

Secondo la Corte di legittimità, in particolare, non sussisteva, nel caso in esame, “alcuna violazione dell'articolo 9 del decreto legislativo n. 74 del 2000” “che esclude in principio che il medesimo soggetto possa rispondere tanto della condotta di emissione di fatture false (in concorso) che di quella di utilizzazione di esse, in relazione evidentemente alle medesima fatture per evitare che la stessa connota sia punita due volte”.
Condividi l'articolo
Potrebbe interessarti anche

Pubblica amministrazione, il nuovo decreto è legge

14/05/2025

Memorandum: scadenze fisco dal 16 al 31 maggio 2025 (con Podcast)

14/05/2025

Nuova classificazione delle attività economiche ATECO 2025: istruzioni Inps

14/05/2025

Vigilanza sui CED e lotta all’abusivismo: quali verifiche fa l’Ispettorato

14/05/2025

Sopravvenienze attive da sentenza: rileva il deposito, non il giudicato

14/05/2025

Decreto PA approvato in GU: misure fiscali

14/05/2025

Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".

Leggi informativa sulla privacy