Fatture inesistenti e utilizzazione in dichiarazione delle medesime: contestate entrambe le ipotesi di reato

Pubblicato il 06 agosto 2011 La Corte di cassazione, con la sentenza n. 31332 del 5 agosto 2011, ha confermato la decisione con cui i giudici di merito, ai fini della ricorrenza dei presupposti per l'emissione della misura cautelare, avevano contestato agli indagati due ipotesi di reati, rispettivamente, l'emissione di fatture per operazioni inesistenti e l'utilizzazione in dichiarazione delle medesime, per fattispecie distinte e non relative alla medesima vicenda.

Secondo la Corte di legittimità, in particolare, non sussisteva, nel caso in esame, “alcuna violazione dell'articolo 9 del decreto legislativo n. 74 del 2000” “che esclude in principio che il medesimo soggetto possa rispondere tanto della condotta di emissione di fatture false (in concorso) che di quella di utilizzazione di esse, in relazione evidentemente alle medesima fatture per evitare che la stessa connota sia punita due volte”.
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