Filiera settore automotive: chiusura sportello istanze per nuovi progetti

Pubblicato il 06 marzo 2023

Del Fondo automotive, 225 milioni sono destinati agli Accordi per l'innovazione per progetti rilevanti di ricerca e sviluppo nella filiera del settore automotive (DL 31 dicembre 2021).

I termini e le modalità di presentazione delle istanze relative agli Accordi per l'innovazione nella filiera del settore automotive sono stati forniti dal decreto direttoriale del Ministero dello Sviluppo Economico del 10 ottobre 2022, numero di registro 2899.

Filiera del settore automotive: cosa finanzia

Gli Accordi in discorso devono essere diretti al sostegno di progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale di rilevante impatto tecnologico, in grado di favorire percorsi di
innovazione finalizzati all’insediamento, alla riconversione e alla riqualificazione verso forme produttive innovative e sostenibili, al fine di favorire la transizione verde, la ricerca e gli investimenti nella filiera del settore automotive.

L’attività di ricerca industriale e sviluppo sperimentale deve essere diretta allo sviluppo e alla produzione di:

  1. nuovi veicoli nonché sistemi di alimentazione e propulsione che aumentino l’efficienza del veicolo minimizzando le emissioni nel rispetto di quanto previsto dall’articolo 3, comma 1, lettera m), del regolamento (UE) 2019/631;

2) tecnologie, materiali, architetture e componenti strutturali funzionali all’alleggerimento dei veicoli nonché dei sistemi di trasporto per la mobilità urbana;

3) nuovi sistemi, componenti meccanici, elettrici, elettronici e software per la gestione delle funzioni principali del veicolo, propulsione, lighting, dinamica laterale e longitudinale, abitacolo;

4) nuovi sistemi, componenti meccanici elettrici, elettronici e software per sistemi avanzati per l’assistenza alla guida (ADAS), la connettività del veicolo (V2V e V2I), la gestione di dati, l’interazione uomo veicolo (HMI) e l’infotainment;

5) sistemi infrastrutturali per il rifornimento e la ricarica dei veicoli.

Filiera del settore automotive: presentazione nuovi progetti

Mentre sono scaduti i termini per la riproposizione delle domande di agevolazione già presentate sul primo sportello agevolativo, di cui al decreto 31 dicembre 2021 e non ammesse alla fase istruttoria per carenza di risorse, per l’invio delle nuove domande di contratto di sviluppo per il settore automotive la data fissata è il 29 novembre 2022, ore 12.00.

ATTENZIONE: Le istanze devono essere redatte e presentate in via esclusivamente telematica dalle ore 10.00 alle ore 18.00 di tutti i giorni lavorativi, dal lunedì al venerdì, pena l’invalidità e l’irricevibilità, utilizzando la procedura ed i modelli disponibili nel sito internet del Soggetto gestore (https://fondocrescitasostenibile.mcc.it).

E’ possibile effettuare la predisposizione della domanda di agevolazione e della documentazione da allegare a partire dal 22 novembre 2022, sempre nel sito del Soggetto gestore.

Le domande vengono accolte nei limiti delle risorse disponibili.

Accordi innovazione settore automotive. Sospensione termini presentazione domande centro-nord

ATTENZIONE: A seguito dell'avvenuto esaurimento delle risorse finanziarie destinate al sostegno dei progetti di ricerca e sviluppo per il settore dell'automotive, di cui al decreto direttoriale 10 ottobre 2022, da realizzare nei  territori  delle  seguenti  Regioni, Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia,  Marche,  Provincia autonoma di Bolzano, Provincia autonoma di Trento,  Toscana,  Umbria, Valle d'Aosta e Veneto, a partire dalle ore 10,00  del giorno 24 febbraio 2023, è disposta la sospensione dei termini di presentazione delle domande di agevolazione a valere sui territori indicati. 

Lo dispone il nuovo decreto direttoriale del MIMIT del 23 febbraio 2023, pubblicato nella GURI n. 50 del 28 febbraio 2023

NOTA BENE: Resta aperto lo sportello per la presentazione delle domande esclusivamente nel territorio della regione Piemonte ai sensi del relativo accordo quadro sottoscritto e quello a valere sull’intero territorio delle regioni del Mezzogiorno (Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Calabria, Puglia, Sicilia e Sardegna).

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