Con decreto interministeriale 21 luglio 2023, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n.181 del 4 agosto 2023, è stato adeguato il contributo a carico degli iscritti al Fondo di previdenza del clero e dei ministri di culto delle confessioni religiose diverse dalla cattolica a decorrere dal 1° gennaio 2022.
La legge 22 dicembre 1973, n. 903 ha istituito, presso l’INPS, il Fondo di previdenza del clero e dei ministri di culto delle confessioni religiose diverse dalla cattolica.
Il Fondo è alimentato dal contributo annuo obbligatoriamente dovuto da ogni iscritto, nonché da un contributo dello Stato.
Il contributo a carico degli iscritti, in particolare, è adeguato con decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, con la stessa decorrenza dell'aumento delle pensioni e in misura pari all'aumento percentuale che modifica gli importi delle pensioni. Più nel dettaglio, tali importi sono aumentati in misura pari a quella stabilita in applicazione della disciplina sulla perequazione automatica delle pensioni a carico dell'assicurazione generale obbligatoria per l'invalidità, la vecchiaia ed i superstiti.
L’INPS ha rilevato che la percentuale di aumento medio delle pensioni erogate dal Fondo di previdenza del clero e dei ministri di culto delle confessioni religiose diverse dalla cattolica, per l'anno 2022, è pari a +1,9%.
Pertanto, con decreto interministeriale 21 luglio 2023 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n.181 del 4 agosto 2023, sulla base dell'aumento delle pensioni, il contributo a carico degli iscritti al Fondo di previdenza del clero e dei ministri di culto delle confessioni religiose diverse dalla cattolica, è elevato, a decorrere dal 1° gennaio 2022, da 1.769,04 euro annui a 1.802,65 euro annui.
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