Frode fiscale. Il funzionario pubblico che omette i controlli rischia di essere punito a titolo di concorso nel reato

Pubblicato il 05 dicembre 2012 La Terza sezione penale della Cassazione, con la sentenza n. 46833 depositata il 4 dicembre 2012, ha confermato la misura del sequestro preventivo per equivalente disposta dal Tribunale del Riesame di Catanzaro anche sui beni di proprietà di un funzionario pubblico che, nell’ambito di un’indagine per frode fiscale a carico di una società di capitali, era accusato di concorso nel reato e di favoreggiamento.

A fronte della doglianza avanzata dalla difesa del funzionario, secondo cui la misura disposta era da ritenersi illegittima in quanto il suo coinvolgimento non poteva essere considerato a titolo di concorso bensì, esclusivamente, come favoreggiamento reale, la Suprema corte ha, per contro, sottolineato come dalla condotta del dipendente pubblico, il quale aveva sistematicamente omesso ogni controllo dovuto sull’azienda, non potesse che desumersi il concorso nel reato di compimento di atti fraudolenti indirizzati a sottrarre disponibilità al pagamento di imposte e non di favoreggiamento reale.
Condividi l'articolo
Potrebbe interessarti anche

Costo medio orario del lavoro logistica e trasporto merci: pubblicato il decreto

23/12/2025

Convenzione Inps–Regioni 2025: adempimenti, costi e durata

23/12/2025

IVA e logistica: Assonime sul regime opzionale transitorio

23/12/2025

Conto Termico 3.0, Regole Applicative GSE in vigore dal 25 dicembre 2025

23/12/2025

Acconto IVA 2025: soggetti obbligati, calcolo, scadenza

23/12/2025

Famiglie monogenitoriali e studenti universitari: bandi Cassa Forense in scadenza

23/12/2025

Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".

Leggi informativa sulla privacy