Fusioni societarie transfrontaliere, approvata la direttiva UE

Pubblicato il 19 novembre 2019

A seguito del via libera del Parlamento europeo, il Consiglio UE ha approvato, il 18 novembre 2019, una direttiva che facilita le trasformazioni, le fusioni e le scissioni transfrontaliere delle società dell'UE.

La direttiva entrerà in vigore 20 giorni dopo la sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale UE; da quel momento, gli Stati membri dovranno procedere al restyling del diritto interno per consentire la sua attuazione entro 36 mesi. 

Il nuovo provvedimento, riguardante la modernizzazione del diritto societario dell'UE, modifica la precedente direttiva (UE) 2017/1132, che è stata adottata a giugno 2017 e concerne l'uso di strumenti e processi digitali nel diritto societario.

Direttiva UE fusioni transfrontaliere. Semplificazioni, controlli antiabusi e tutele per i dipendenti e azionisti di minoranza

La nuova direttiva UE sulle trasformazioni, le fusioni e le scissioni transfrontaliere ha come obiettivo quello di rendere più moderno il diritto societario comunitario, introducendo delle semplificazioni per le trasformazioni, le fusioni e le scissioni transfrontaliere, grazie anche all’utilizzo di strumenti digitali ad ampio raggio. Il tutto, però, senza rinunciare alle esigenze di rapidità degli interessi dei lavoratori, degli azionisti di minoranza e dei creditori.

Tra le novità della direttiva, vi sono da segnalare:

Una particolare attenzione è rivolta, poi, anche ai dipendenti delle società coinvolte nelle operazioni transfrontaliere: la direttiva garantisce, infatti, che essi siano adeguatamente informati e consultati riguardo all'impatto previsto dell'operazione. Maggiore tutela è riservata anche ai diritti degli azionisti di minoranza e senza diritto di voto, mentre ai creditori della società interessata sono concesse garanzie più chiare e più affidabili.

Infine, viene promosso l’uso di strumenti digitali durante tutta l’operazione, al fine di poter completare online molte formalità, come il rilascio del certificato preliminare all'operazione. Tutte le informazioni pertinenti saranno scambiate attraverso gli esistenti registri delle società interconnessi in formato digitale.

Direttiva UE, spazio agli ordinamenti nazionali: salvi gli atti notarili

Nonostante la forte volontà della nuova direttiva UE di colmare le lacune della precedente direttiva con l'inserimento di disposizioni per accelerare le operazioni straordinarie transfrontaliere delle società di capitali stabilite in uno Stato membro dell'Unione europea, il nuovo provvedimento lascia spazio però anche agli ordinamenti dei singoli Stati membri, prevedendo la possibilità per questi ultimi di non modificare le norme interne che stabiliscono particolari forme giuridiche come, per esempio, la possibilità di richiedere atti notarili. Pertanto, i singoli Stati UE potranno continuare a prevedere l'atto notarile o la conferma delle firme per la validità dei contratti di vendita e di cessione di azioni.

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