Giudice ordinario compentente nella rivalsa tra sostituito e sostituto d'imposta

Pubblicato il 31 maggio 2010 La corte di Cassazione emana la sentenza numero 8312, in data 8 aprile 2010. Vi afferma il principio di diritto a norma del quale, nella giurisdizione sui rapporti tra sostituito (dipendente) e sostituto d'imposta (datore), le controversie relative al legittimo e corretto esercizio del diritto di rivalsa delle ritenute alla fonte versate dal datore di lavoro, volontariamente o coattivamente, sono prerogativa del giudice ordinario, non già di quello tributario. La ragione sta nella circostanza che il rapporto tra le parti è di tipo privatistico, al quale resta estraneo l’esercizio del potere impositivo. In questo ambito il patto è, cioè, del tutto irrilevante per il Fisco, che per accertare e riscuotere i tributi agirà utilizzando gli ordinari strumenti offerti dalle singole leggi d’imposta ed esclusivamente contro colui che risulterà il vero soggetto passivo, non verso il soggetto accollante. Unicamente in questo caso, l’eventuale controversia sarà competenza del giudice tributario.
Condividi l'articolo
Potrebbe interessarti anche

Pubblica amministrazione, il nuovo decreto è legge

14/05/2025

Memorandum: scadenze fisco dal 16 al 31 maggio 2025 (con Podcast)

14/05/2025

Nuova classificazione delle attività economiche ATECO 2025: istruzioni Inps

14/05/2025

Vigilanza sui CED e lotta all’abusivismo: quali verifiche fa l’Ispettorato

14/05/2025

Sopravvenienze attive da sentenza: rileva il deposito, non il giudicato

14/05/2025

Decreto PA approvato in GU: misure fiscali

14/05/2025

Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".

Leggi informativa sulla privacy