Le associazioni di categoria dei giudici di pace e dei magistrati onorari UNAGIPA, ANGDP, COGITA E FEDERMOT, hanno proclamato un’astensione dalle udienze penali e civili, a motivo della “persistente inerzia del Governo in ordine al varo della riforma riguardante la magistratura onoraria”.
L’iniziativa di sciopero si terrà, per i giudici di pace, dal 6 al 17 maggio, e, per i giudici onorari di Tribunale e per i vice procuratori onorari, dal 13 al 17 maggio 2019.
L’astensione era stata indetta il 27 febbraio scorso, mentre erano in atto le consultazioni nell’ambito del tavolo tecnico convocato dal Sottosegretario alla Giustizia, Jacopo Morrone, proprio per studiare, con i soggetti interessati, le concrete prospettive di riforma della magistratura onoraria.
La protesta – si legge nella lettera di proclamazione - è motivata dalla “persistente inerzia del Governo in ordine al varo della riforma riguardante la magistratura onoraria”.
I giudici onorari, in particolare, hanno dichiarato di aver preso atto che, nonostante l’intervento legislativo di riforma sia espressamente contemplato nel Contratto di Governo e nonostante “continui proclami politici abbiano ribadito la persistente volontà dell'Esecutivo di attuarla”, alle dichiarazioni di intenti non sono seguite concrete iniziative legislative.
Un immobilismo, questo, che avrebbe ingenerato nella categoria “una crescente frustrazione”, posto che si confidava “in una sollecita prosecuzione dei lavori, nell'interlocuzione con le proprie rappresentanze e nella individuazione delle imprescindibili coperture finanziare all’interno della manovra di bilancio”.
Allo stato, dunque, nonostante le rassicurazioni pervenute anche di recente dallo stesso ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, l’annunciata iniziativa di sciopero si terrà.
E’ proprio di ieri 15 aprile, infatti, una nota pubblicata sui siti di UNAGIPA e ANGDP con cui le due associazioni ricordano l’imminente astensione.
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