Giudici di pace La Commissione petizioni scrive a Orlando

Pubblicato il 03 aprile 2017

Situazione giudici di pace “allarmante”

Per la Commissione per le petizioni del Parlamento europeo è “allarmante” la situazione sullo statuto dei giudici di pace in Italia, emersa nel corso dell’audizione delle parti interessate.

E’ stata, in particolare, segnalata un’evidente disparità di trattamento fra magistrati onorari, in particolare i giudici di pace, e magistrati ordinari.

E questo in un contesto in cui l’accordo quadro sul lavoro a tempo determinato introdotto con la direttiva 1999/70/CE, recepita dall’Italia con D.lgs. n. 368/2001, stabilisce il principio di non discriminazione – ammesso solo per ragioni oggettive – creando un quadro per la prevenzione degli abusi.

Auspicato ragionevole compromesso

Sul punto, viene avanzato l'auspicio che il confronto in corso tra il Governo italiano e la Commissione europea sulla questione “possa produrre, entro la scadenza della legge delega del 28 aprile 2016, n. 57 e con il pieno coinvolgimento di tutte le parti interessate, un compromesso ragionevole che garantisca i loro diritti”.

Da qui, la richiesta al nostro ministro della Giustizia, Andrea Orlando, di promuovere i provvedimenti e le misure ritenuti più opportuni e tempestivi, mantenendo aperto il dialogo con i servizi competenti della Commissione europea, incaricata dai membri della Commissione di accelerare i tempi di risoluzione equa della situazione critica dei giudici di pace.

E’ quanto si apprende dalla lettura di una missiva inviata, il 23 marzo 2017, dal Presidente della Commissione per le petizioni presso il Parlamento Europeo, al nostro Guardasigilli, lettera pubblicata sul sito dell’Unione nazionale dei giudici di pace il 31 marzo 2017.

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