Giudici di pace Lo sciopero continua

Pubblicato il 21 febbraio 2017

I giudici di pace, per come formalizzato dalle associazioni di categoria Unagipa e Angdp, sono di nuovo in sciopero dal 21 al 25 febbraio 2017, in concomitanza con lo sciopero proclamato, dal 20 al 24 febbraio 2017, dai procuratori e giudici onorari della Federmot, per protestare contro la precaria condizione della magistratura onoraria.

Comunicato post manifestazione

Da segnalare, anche un comunicato congiunto dei giudici di pace ed onorari, diffuso subito dopo la manifestazione unitaria del 16 febbraio 2017, tenuta davanti al Csm.

Nel comunicato, è stato dapprima sottolineato che la questione della permanenza nelle funzioni e della retribuzione per la magistratura onoraria in servizio è un problema di tipo politico, e non tecnico.

La protesta della categoria - si legge nelle note - è “una battaglia per tutti i lavoratori e chi affermerà (sia esso una forza governo, di maggioranza che di opposizione) che possono essere mandate in rovina cinquemila famiglie di magistrati onorari, che hanno svolto il servizio per vent’anni, senza alcuna tutela previdenziale ed assistenziale, se ne assumerà la piena responsabilità politica di fronte a tutti gli italiani!”.

In particolare, i giudici onorari chiedono la permanenza di servizio fino all’età pensionabile senza alcuna ipotesi di demansionamento, tutele previdenziali ed assistenziali, per come imposto dalla Carta Sociale dei Diritti Europei e affermato dal Comitato Europeo con parere depositato il 16 novembre 2017.

Condividi l'articolo
Potrebbe interessarti anche

Recesso escluso per chi ha concorso all’operazione societaria

18/11/2025

Sostenibilità, proroga degli obblighi ESRS e nuove regole per la rendicontazione

18/11/2025

CNF, aggiornamenti su elenco avvocati certificatori del rischio fiscale

18/11/2025

Vigilanza: nuove ispezioni 2025 su cooperative agricole e mutuo soccorso

18/11/2025

Visto di conformità: confermata la riserva alle professioni ordinistiche

18/11/2025

Somministrazione a tempo indeterminato: il Consiglio di Stato conferma l’obbligo di indennità di disponibilità

18/11/2025

Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".

Leggi informativa sulla privacy