Giustizia e mediazione: inoltrata la richiesta dei dati di dettaglio per la determinazione del credito di imposta

Pubblicato il 13 giugno 2012 Il ministero della Giustizia, con una nota diffusa sul proprio sito del 12 giugno 2012, segnala che, in riferimento agli adempimenti previsti dall'articolo 20 del Decreto legislativo n. 28/2010, necessari per la determinazione della misura del credito di imposta, ha già provveduto ad inoltrare a tutti gli organismi di mediazione la richiesta di far pervenire, presso la direzione generale della giustizia civile, i dati di dettaglio necessari.

Attraverso la predisposizione di un apposito programma informatico – continua lo scritto del dicastero - verrà fornita comunicazione, a tutti gli interessati, dell’importo da potere far valere a titolo di credito per le indennità corrisposte nell’anno 2011.

Se la comunicazione perverrà in data successiva alla presentazione della dichiarazione dei redditi, infine, il credito di imposta potrà essere indicato nella dichiarazione relativa all’anno in cui è stata ricevuta la comunicazione sulla base di quanto precisato nella sezione VI delle istruzioni per la compilazione delle dichiarazioni dei redditi 2012.
Condividi l'articolo
Potrebbe interessarti anche

ISA 2024: approvate le modifiche

05/05/2025

Concordato preventivo biennale 2025-2026: online il software “Il tuo ISA 2025 CPB”

05/05/2025

Lavoro sportivo: pubblicato il terzo aggiornamento del mansionario

05/05/2025

Coniuge superstite e IMU: quando si è soggetti passivi d’imposta

05/05/2025

Aggressioni a docenti: maggiori tutele per il personale scolastico

05/05/2025

Dichiarazioni dei Redditi 2025: ok software per compilazione e controllo

05/05/2025

Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".

Leggi informativa sulla privacy