Governo: Dl su rinnovabili. Stop il 27 novembre a Piano 5.0

Pubblicato il 21 novembre 2025

Tra i provvedimenti approvati dal Consiglio dei Ministri il 20 novembre 2025 è incluso un decreto legge che introduce interventi urgenti a sostegno degli investimenti e della produzione energetica da fonti rinnovabili.

Incentivi Transizione 5.0 e riduzione dei consumi

Secondo quanto riportato nel comunicato di Palazzo Chigi, le nuove regole riguardano i crediti d’imposta del Piano Transizione 5.0, con l’obiettivo di favorire gli investimenti in beni strumentali capaci di ridurre il consumo energetico delle imprese. Il decreto modifica inoltre i criteri per determinare le aree idonee all’installazione degli impianti da fonti rinnovabili.

Il Governo punta a sbloccare la misura dopo l’esaurimento delle risorse comunicato il 7 novembre 2025 e il conseguente fermo degli incentivi. Il decreto mira a garantire l’accesso al beneficio a tutte le aziende in possesso dei requisiti che hanno presentato o presenteranno la domanda, fissando la chiusura della piattaforma al 27 novembre 2025.

L’annuncio al tavolo con le associazioni d’impresa

La decisione è stata comunicata nel corso di un incontro al MIMIT, guidato dal Ministro Adolfo Urso, con la partecipazione dei Ministri Giancarlo Giorgetti e Tommaso Foti.

Urso ha spiegato che il decreto consentirà a chi non ha completato la prenotazione di farlo, permettendo al Governo di ottenere entro metà dicembre un quadro chiaro dei fabbisogni complessivi. L’intenzione è attivare dal 1° gennaio il nuovo piano “Nuova Transizione 5.0” tramite un emendamento alla legge di bilancio.

Stop alle prenotazioni e nuovo iter per le coperture

Il decreto approvato fissa al 27 novembre 2025 la data ultima per inviare le richieste di accesso al credito d’imposta, anticipando la precedente scadenza del 31 dicembre.

I ministri assicurano che le imprese in attesa, se in possesso dei requisiti, otterranno i fondi necessari. Le coperture saranno definite dopo la chiusura della piattaforma del GSE, quando sarà possibile stimare il fabbisogno effettivo, e successivamente formalizzate dal Parlamento tramite un emendamento.

“Così – ha dichiarato Urso – permetteremo agli imprenditori di finalizzare le domande e avremo entro metà dicembre un quadro dettagliato dei fabbisogni, indispensabile per programmare le risorse. Nessuno sarà escluso”.

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