Gruppi, la Ue stringe i tempi

Pubblicato il 06 luglio 2006

Ennesimo deferimento dell’Italia alla Corte di Giustizia delle Comunità europee, questa volta per non aver recepito la direttiva 2003/123/Ce sulle società “madre e figlia”, che ha lo scopo di estendere e migliorare il funzionamento d’un’altra direttiva, la 90/435/CEE del 1990, la quale esenta dalle ritenute alla fonte i dividendi corrisposti da una filiale situata in uno Stato membro alla casa madre che abbia sede in altro Paese europeo. Ma l’irregolarità potrebbe aggiustarsi prima che s’arrivi alla sentenza, considerando che il processo d’adeguamento della disciplina italiana alle richieste di Bruxelles è a buon punto. La manovra bis appena approvata prevede, infatti, la copertura delle risorse necessarie per la messa in regola delle norme del nostro ordinamento con i criteri comunitari. E il Governo garantisce che ora che la copertura (che comporterà una perdita dell’Erario stimata in 16 milioni) è stata assicurata, una delle prossime riunioni dell’Esecutivo potrà varare il dlgs, già pronto, che contiene la corretta trasposizione della direttiva nel sistema.            

Allegati
Condividi l'articolo
Potrebbe interessarti anche

Cartella di pagamento via PEC valida anche senza ricevuta di consegna

29/10/2025

Stop al regime impatriati per i bonus post trasferimento

29/10/2025

Commercio e turismo Cifa. Minimi

29/10/2025

Bonus carta 2025: ultimi giorni per le domande

29/10/2025

Ccnl Commercio e turismo Cifa - Accordi del 23/9/2025 e 20/10/2025

29/10/2025

Nuovo bonus mamme 2025: al via le domande all’INPS

29/10/2025

Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".

Leggi informativa sulla privacy