I preziosi capitalizzati fanno attività d’impresa

Pubblicato il 10 marzo 2008 La sentenza di Cassazione numero 2809/08 rispolvera la nozione d’impresa, fornendole una lettura prettamente fiscale: essa, cioè, prescinde dalla circostanza che il profitto conseguito dall’operatore economico si presenti non in denaro liquido ma nella forma della capitalizzazione in beni. Se un soggetto acquista una quantità di beni e, per recuperare il costo che ha sostenuto, ne rivende una parte trattenendo la restante, ha conseguito un profitto dato dai beni che gli restano in possesso e il cui costo è stato interamente coperto. Perciò, l’esercizio di un’attività d’impresa va inteso sussistente anche quando il fine di lucro si presenti in forme inconsuete, come nel caso rappresentato.
Allegati
Condividi l'articolo
Potrebbe interessarti anche

Accordo bilaterale Italia-Albania, come esporre i dati in Uniemens

08/09/2025

Scudo penale per i sanitari: responsabilità solo per colpa grave

08/09/2025

Riforma della disabilità: al via la seconda fase sperimentale

08/09/2025

Aree di crisi industriali: nuovi criteri e modalità di concessione delle agevolazioni

08/09/2025

Prima casa, agevolazione non replicabile

08/09/2025

Sezioni Unite: il terzo non può contestare i presupposti della confisca

08/09/2025

Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".

Leggi informativa sulla privacy