Decreto Infrastrutture. Cruscotto informativo per gli appalti nella logistica
Pubblicato il 21 luglio 2025
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Pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 166 del 19 luglio 2025 e in vigore dal 20 luglio 2025 la legge 18 luglio 2025, n. 105 di conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge n. 73 del 21 maggio 2025, c.d. decreto Infrastrutture.
Nella seduta del 16 luglio 2025 l'Assemblea del Senato aveva rinnovato la fiducia al Governo con l'approvazione definitiva del disegno di legge, licenziato in prima lettura dalla Camera dei deputati il 10 luglio 2025 e sul quale era stata precedentemente posta dal Governo e approvata, dall’Aula, questione di fiducia..
Il decreto Infrastrutture contiene misure urgenti volte a:
- garantire la continuità nella realizzazione delle infrastrutture strategiche,
- assicurare una gestione efficace dei contratti pubblici,
- sostenere il regolare funzionamento dei trasporti ferroviari e su strada,
- disciplinare in modo ordinato la gestione del demanio portuale e marittimo,
- permettere l’attuazione di adempimenti prioritari connessi al Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) e alla partecipazione dell’Italia alle politiche infrastrutturali e dei trasporti dell’Unione europea.
Il nuovo articolo 1-quater, introdotto nel corso dell’esame in sede referente presso le Commissioni riunite IX Trasporti e VIII Ambiente, istituisce il Cruscotto informativo per la gestione dei contratti di appalto nel settore della logistica (CIGAL).
Finalità e istituzione del CIGAL
Il Cruscotto informativo per la gestione dei contratti di appalto tra privati nel settore della logistica (CIGAL) è istituito presso il Ministero del lavoro e delle politiche sociali con lo scopo di:
- fornire informazioni utili alla verifica della conformità alla normativa in materia fiscale, contributiva e del lavoro (compresi IVA e tributi erariali) relativamente ai soggetti appaltatori;
- sostenere lo sviluppo del settore logistico in modo compatibile con l’ambiente e sostenibile;
- prevenire rischi per imprese e lavoratori;
- pianificare e valutare le attività di vigilanza delle amministrazioni pubbliche (statali, regionali e locali) tramite un coordinamento informativo, statistico e informatico dei dati esistenti e anche tramite l'integrazione di specifici archivi e la creazione di banche dati unificate.
Gli organi di vigilanza sono obbligati ad alimentare una sezione dedicata del Cruscotto, contenente le sanzioni irrogate in merito alla normativa lavoristica, contributiva e fiscale, con attenzione alla genuinità degli appalti.
Alimentazione del CIGAL
Il CIGAL è alimentato dai dati già in possesso dei seguenti Enti:
- Ministeri: Economia e finanze, Lavoro e politiche sociali, Imprese e Made in Italy, Interno;
- Dipartimento per la trasformazione digitale della Presidenza del Consiglio;
- Regioni e Province autonome di Trento e Bolzano;
- INAIL, INPS, Agenzia delle Entrate, Ispettorato Nazionale del Lavoro;
- Unioncamere;
- Sviluppo Lavoro Italia S.p.A.
Sviluppo e gestione tecnica
Unioncamere è incaricata dello sviluppo e della gestione tecnica e informatica del CIGAL. È anche titolare del trattamento dei dati, nel rispetto del Regolamento UE 2016/679 (GDPR) e del Codice della privacy (D.Lgs. n. 196/2003).
Decreto attuativo e Tavolo tecnico
Entro 60 giorni dal 20 luglio 2025 (data di entrata in vigore della legge di conversione), un decreto interministeriale (Ministro del lavoro, di concerto con Economia e Interno, sentita la Conferenza Stato-Regioni) definirà:
- criteri e regole tecniche per la realizzazione e il funzionamento del CIGAL;
- regole per il trattamento dei dati;
- istituzione di un tavolo tecnico per sviluppo, coordinamento e aggiornamento del sistema.
Consultazione delle parti sociali
Le organizzazioni sindacali dei lavoratori e dei datori di lavoro, comparativamente più rappresentative a livello nazionale nel settore logistico, partecipano al monitoraggio del CIGAL mediante consultazioni periodiche mediante il tavolo tecnico. Tali consultazioni riguardano:
- andamento produttivo e occupazionale;
- rischi legati a pratiche non genuine negli appalti;
- interventi normativi e amministrativi in materia di appalti;
- azioni di vigilanza degli organi preposti;
- monitoraggio generale del sistema.
Le stesse organizzazioni possono richiedere la partecipazione di altri soggetti interessati all’interno del tavolo tecnico.
Diffusione delle informazioni
Le informazioni raccolte e comparate tramite CIGAL sono :
- utilizzate per fini conoscitivi da soggetti ed enti destinatari;
- rese pubbliche a fini statistici, nel rispetto della normativa sulla protezione dei dati personali.
Le informazioni non sono condivise se si tratta di dati individuali o comparati alla base delle elaborazioni.
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