Intelligenza artificiale: le linee guida INPS

Pubblicato il 15 aprile 2024

Con il messaggio n. 1384 dell’8 aprile 2024, l’Istituto Previdenziale rende noto di aver adottato la direttiva del direttore generale n. 8 dell’8 aprile 2024, contenente le Linee guida sull’implementazione di sistemi di Intelligenza Artificiale in INPS.

L’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale rappresenta una grande opportunità per incrementare l’efficienza e l’efficacia nella gestione e nell’erogazione dei servizi pubblici.

In particolare, l’adozione della direttiva è in linea con il Piano Triennale AgID 2024-2026 che pone la valorizzazione del patrimonio informativo pubblico come obiettivo strategico per la Pubblica Amministrazione, in coerenza con quanto espresso dalla Commissione Europea nel “Piano Coordinato sull'Intelligenza Artificiale” COM (2021) 205 del 21 aprile 2021.

Potenzialità delle tecnologie di intelligenza artificiale

La direttiva in trattazione definisce le linee attuative necessarie a strutturare un processo gestionale che sia in grado di promuovere lo sviluppo di ulteriori soluzioni avanzate e di consentire l'implementazione in scala dell'Intelligenza Artificiale.

Di seguito si evidenziano le potenzialità dell’IA:

Tra l’altro, si ricorda che sono già in atto alcune iniziative da parte dell’Inps che prevedono l’utilizzo dell’IA, in particolare: l’adozione di chatbot, la gestione delle richieste al customer service, la classificazione e lo smistamento automatico della posta elettronica certificata (PEC), lo sviluppo di indici di affinità per ottimizzare l’incrocio tra domanda e offerta di lavoro nella piattaforma SIISL.

Il percorso di adozione dell’IA

Al fine di indirizzare correttamente l’adozione delle soluzioni di Intelligenza Artificiale si prevedono delle specifiche regole e linee guida per lo sviluppo, l’implementazione e l’utilizzo della stessa.

Nello specifico, si prevedono le seguenti fasi:

  1. promozione, per strutturare un centro di competenza che garantisca il constante aggiornamento sugli ultimi sviluppi della IA;
  2. prioritizzazione, volta a definire un modello di sintesi per la raccolta delle informazioni progettuali preliminari e per l’individuazione di metodi e di strumenti utili all’assegnazione delle priorità della singola iniziativa;
  3. monitoraggio, per definire le opportune tipologie di KPI di monitoraggio con relative metriche e strumenti di rilevazione, con particolare attenzione alla misurazione degli impatti positivi per l’utenza;
  4. compliance e rischi, per l’individuazione di obblighi e responsabilità introdotti dall’EU AI ACT nonché le modalità con le quali queste direttive normative devono essere integrate nell’attuale sistema di gestione dei rischi dell’Istituto;
  5. integrazione ciclo di vita progetti, per definire le modalità di avvio e conduzione delle attività progettuali al fine di offrire supporto e strumenti di monitoraggio «personalizzati» alle strutture investite della responsabilità di progetto;
  6. standardizzazione soluzioni, per definire un modello di standardizzazione delle soluzioni IA con l’obiettivo di ridurre le ridondanze applicative e mitigare i rischi relativi alla duplicazione di fonti, dati e processi.

NOTA BENE: La direttiva illustra le pratiche di IA vietate, tra le quali: l’utilizzo dell’IA per l’impiego di tecniche subliminali, l’utilizzo dell’identificazione biometrica a distanza di spazi pubblici, l’inferenza delle emozioni di una persona fisica in luoghi di lavoro e istituzioni scolastiche.

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