“Ignorantia legis” non scusa neanche il cittadino extracomunitario

Pubblicato il 13 luglio 2010
La Corte di cassazione, con sentenza n. 26799 del 12 luglio 2010, ha rigettato il ricorso presentato da un cittadino extracomunitario avverso la decisione con cui la Corte d'appello di Reggio Calabria aveva emesso, nei suoi confronti, sentenza di condanna per ricettazione e commercio di cd pirata. 

L'uomo si era rivolto ai giudici di legittimità per far valere, come esimente per i reati commessi, il fatto che non conoscesse la legge italiana, ignoranza questa che dipendeva dal suo basso livello di cultura e scolarizzazione. La Suprema corte, tuttavia, nel ribadire l'estensione anche ai cittadini extracomunitari del principio secondo cui “la legge non ammette ignoranza”, ha dichiarato inammissibile il ricorso condannando, altresì, l'immigrato al pagamento delle spese processuali e al versamento di 1000,00 euro per ammenda.
Condividi l'articolo
Potrebbe interessarti anche

Assegno di inclusione (ADI): dall'INPS il contributo straordinario aggiuntivo

18/08/2025

Accertamento integrativo valido solo con nuovi elementi

18/08/2025

Riduzione transitoria IRES: regole e condizioni

18/08/2025

Riforma imposta di registro: al via dal 2026

18/08/2025

Decreto Economia 2025 in Gazzetta: in vigore tutte le novità

18/08/2025

Decreto Giustizia in vigore: 500 giudici da remoto e organici potenziati

18/08/2025

Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".

Leggi informativa sulla privacy